Il solo 60% degli adulti statunitensi si dichiara oggi consumatore (anche solo occasionale) di bevande alcoliche; ne deriva che il restante 40% si dice astemio. Questi ed i seguenti dati sono parte di una analisi di lungo periodo realizzata da Gallup che fin dal 1939 ha interrogato gli statunitensi sulle loro abitudini di consumo degli alcolici.
La percentuale del 60% segnalata per il 2021 (le interviste sono state fatte nello scorso mese di luglio) è una delle più basse registrate negli ultimi trent’anni che hanno visto un picco nell’anno 2010 (67%).
Guardando alle fasce d’età si nota che il dichiararsi consumatore di bevande alcoliche è più marcato nella fascia 35-54 anni (70%), percentuale che cala al 60% tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni e fino al 52% tra gli over 55. Ancora più netta la differenza percentuale trovata da Gallup per fascia di reddito e livello di istruzione: si dichiara infatti consumatore di bevande alcoliche l’81% di coloro che hanno un reddito annuo pari o superiore a 100.000 dollari, il 62% di chi ha un reddito tra i 40.000 e i 99.999 dollari e il 44% di chi guadagna ogni anno meno di 40.000 dollari; beve vino, birra o superalcolici il 72% di chi ha fatto il college ma solo il 54% dei non laureati.
La birra è oggi ancora la bevanda alcolica preferita tra i bevitori americani (39%), seguita da vino (31%) e superalcolici (27%).
FEB