Il bilancio degli ultimi 12 mesi quantifica in 885.000 ettolitri gli acquisti austriaci dall’estero, corrispondenti a un esborso di poco inferiore ai 180 milioni di euro. Dopo il forte aumento del 2010 (+23%), anche l’anno scorso le importazioni enologiche austriache hanno fatto segnare un incremento a doppia cifra, del 12,3%. Meno evidente la crescita in termini monetari, con la spesa che a distanza di 12 mesi è aumentata del 5,5%.
Quello del 2011 rappresenta in assoluto il dato più rilevante dell’ultimo quinquennio, sia in valuta che per flussi fisici. Da segnalare che la crescita delle importazioni ha coinvolto tutte le tipologie di vini, risultando particolarmente accentuata per gli sfusi (+25,3%). Quanto ai vini in bottiglia, le statistiche documentano un +8,4%, mentre l’import di spumanti ha sperimentato l’anno scorso una crescita del 5,2%.
Relativamente agli imbottigliati, segmento che rappresenta da solo il 60% circa del valore delle importazioni vinicole del Paese, il 2011 conferma il primato italiano con un ulteriore consolidamento di quota. In termini quantitativi le cantine tricolori hanno destinato al mercato austriaco quasi 270.000 ettolitri di vini in bottiglia, un volume cresciuto anno su anno del 9,2%. Si tratta del 64% circa dell’intero ammontare della importazioni, quota che appena cinque anni fa superava di poco il 56%.
Oltre all’Italia crescono in territorio austriaco anche le etichette francesi. Per i vini d’Oltralpe, sempre in relazione al segmento degli imbottigliati, il 2011 ha chiuso con un aumento del 2%. Poco se rapportato alla performance italiana e al +12% della Spagna. In un’annata che ha però decretato un taglio delle importazioni di oltre il 7% dalla Germania e del 3,3% dalle cantine australiane.
I consuntivi 2011 rivelano al contrario un’ottima performance per i vini californiani. Gli Stati Uniti, dopo il crollo del 2010, sono balzati oltre 14.000 ettolitri, un livello grosso modo analogo a quello di Canberra, mettendo a segno un progresso del 74%.
Sempre con riferimento ai vini in bottiglia, i dati attribuiscono all’Italia il 53% dell’intero valore delle importazioni. Oltre 56 milioni di euro (+6% circa su base annua) che si rapportano ai 20 milioni della Francia e ai 9 milioni scarsi di Madrid.
Le bottiglie italiane, che raggiungono Vienna a un prezzo medio di poco superiore ai 2 euro per litro, sono più a buon mercato sia rispetto ai prodotti francesi che a quelli spagnoli, posizionati su livelli di prezzo rispettivamente di 4,37 e di 3,06 euro per litro.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Statistik Austria
Sul Corriere Vinicolo n. 19 l’analisi completa dei dati, mentre nella sezione statistiche sono consultabili tutte le tabelle di import e consumi.
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