Le carte di Paolo Desana sono ora “pubbliche” e consultabili da storici e ricercatori e da chiunque ne faccia richiesta.
L’archivio del “padre” della Doc sarà presentato al convegno “Viticoltura e resistenza tra passato e futuro – Il riordino e la pubblicazione degli archivi del Comitato Doc” che si riunirà al Castello del Monferrato domenica 22 settembre (ore 10.30, Sala Marescalchi), durante la Festa del Vino del Monferrato.
Sono infatti terminati i lavori di riordino, descrizione, digitalizzazione e adeguamento dei materiali di conservazione del complesso archivistico conservato dal Comitato Casale Monferrato Capitale della Doc, dichiarato nel 2022 di interesse storico dal Ministero della Cultura, tramite decreto dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica per il Piemonte e la Valle d’Aosta, divenendo così a tutti gli effetti bene culturale, sottoposto alla normativa di tutela prevista per i beni pubblici.
Il complesso archivistico del Comitato si compone di diversi nuclei documentari peculiari: l’archivio del Comitato DOC; l’archivio e il fondo fotografico di Paolo Desana (1918-1991), l’archivio del Circolo culturale Ottavi, costituito nel 1982 su impulso di Paolo Desana per promuovere iniziative nel campo dell’agronomia, della divulgazione tecnico – scientifica e del giornalismo agricolo e l’archivio e il fondo fotografico Arturo Marescalchi (1869-1955), donati al Comitato dalla famiglia.
Si tratta per lo più di fonti inedite che ripercorrono dalla seconda metà dell’800 ad oggi le innovazioni della comunicazione e delle tecniche in campo agrario e vitivinicolo, la storia della Denominazione di origine e dei vini italiani di qualità, ed anche le vicende poco note degli internati militari italiani (IMI) nel lager nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, esperienza che Paolo Desana visse in prima persona.
Durante la presentazione sarà possibile visionare una selezione di documenti, i fondi fotografici con scatti dagli Anni ’20 agli Anni ’90, oltre a documentazione relativa all’enotecnico Federico Martinotti, di cui quest’anno si celebra il centenario della morte.
Il progetto – finanziato da un contributo della Regione Piemonte grazie ad una co-progettazione gestionale e finanziaria con la Fondazione Radici e la partecipazione economica di Città di Casale Monferrato, Comune di Rosignano Monferrato, Associazione nazionale Città del vino, Azienda vitivinicola Sbarato, Castello di Gabiano Marchesi Cattaneo Adorno Giustiniani, Fattoria dei Barbi srl, Società Agricola Castello d’Uviglie srl – si inserisce in un contesto di più ampio respiro archivistico e culturale.
Il Comitato Doc, infatti, è promotore in collaborazione con l’Unione italiana vini e l’Associazione Nazionale Città del Vino del progetto nazionale “Catalogo collettivo pubblico e archivio digitale della documentazione delle DOC vinicole italiane”. Nell’ambito di questo contesto la documentazione del Comitato Doc e le sue descrizioni e riproduzioni digitali saranno tra le prime ad essere disponibili online.
FEB