Prima era stata la Cina, che nel giro di pochi anni aveva scalato la classifica delle principali destinazioni, lasciandosi indietro Usa e Regno Unito. Poi la crisi dell’anno passato con l’inizio incerto del 2015, che aveva visto il recupero di Londra. Ma oggi la situazione per i vini di Bordeaux è totalmente nuova: con un aumento di oltre il 40%, Hong Kong diventa la prima piazza a valore per i vini francesi prodotti in faccia all’Atlantico, all’astronomica cifra di 129 milioni di euro in sei mesi, dettata da un prezzo medio di 33 euro al litro, +44% in un anno. Sì, 33 euro al litro, perché in fatto di volumi l’ex colonia britannica non raggiunge neanche i 4 milioni di litri, la metà di quello che viene spedito in Usa e Regno Unito, un settimo del volume inviato da Bordeaux in Cina, dove i prezzi medi sono di 5,50 euro al litro.
Questa la ripartizione delle principali destinazioni dei vini bordolesi a giugno: Hong Kong e Cina insieme fanno il 30%, un altro 25% è diviso tra UK e Usa, mentre al resto del mondo non resta che l’altra metà. Scarsa.
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