La voglia di acquistare prodotti nuovi e mai provati prima, sempre più forte tra i consumatori a livello globale, sta in qualche modo mettendo in dubbio la possibilità per i brand di affidare il successo del proprio business alla regola empirica dell’80/20, quel principio di Pareto applicato al commercio, secondo cui si può fare affidamento sul fatto che l’80% delle vendite del proprio marchio derivi dal 20% del proprio portfolio.
Lo suggerisce Nielsen nella sua Global Consumer Loyalty Survey Q1 2019, che avverte cha la Disloyalty is the new black.
Oggi, a livello globale, solo l’8% dei consumatori dichiara infatti di essere fedele ai marchi e ai prodotti che prima acquistava in modo regolare (never try new things), mentre il 42% ammette di avere un forte desiderio di provare prodotti nuovi (love to try new things) e il 49% dichiara di provarne talvolta prodotti nuovi (sometimes try new things).
Se dunque guardando oltre i dati delle vendite si guarda, come ha fatto Nielsen, alla disposizione all’acquisto dei consumatori, si può dedurre che la fedeltà del cliente non può più essere considerata una risorsa sicura, soprattutto in un momento in cui la concorrenza tra i marchi ha in generale allargato il mercato. In questa prospettiva, suggerisce ancora Nielsen, nemmeno l’accrescere il proprio portafoglio prodotti sembra essere una soluzione favorevole alla crescita delle vendite, perché l’eventualità di creare prodotti nuovi che nessuno vuole potrebbe avere l’effetto contrario a quello desiderato, e cioè ridurre le vendite totali di un marchio.
FEB
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