In alcuni stati dell’India è cominciata nelle scorse settimane la sperimentazione alla vendita online di bevande alcoliche. Come noto in India la vendita e il consumo di alcolici sono regolati da severe norme e non ovunque permessi. La possibilità di mettere in atto tale la sperimentazione dell’e-commerce è stata quindi concessa, con regole diverse da parte di alcuni degli stati federati, a seguito di gravissimi problemi di sovraffollamento che si sono verificati nei negozi di bevande alcoliche, quando, lo scorso 4 maggio, dopo ben 40 giorni di blocco totale delle vendite quale tentativo di contenimento dell’epidemia del Covid-19, questi hanno riaperto ai consumatori.
Come riportato dal IWSR, ci sarebbero indicazioni sul fatto che che in alcuni degli stati coinvolti i più grandi operatori dell’e-commerce di generei alimentari daranno supporto logistico ai negozi che detengono il monopolio delle vendite di bevande alcoliche, rivendite autorizzate e che insieme alle autorità statali vigileranno sul rispetto delle norme in fatto di età degli acquirenti e di quantità. In altri stati invece il canale di vendita rimarrà strettamente legato alle autorità statali e ai negozi del monopolio, senza il coinvolgimento di terzi.
Target di riferimento di questo “neonato” canale di vendita sono i consumatori della classe media, anche perché il sistema in prova impone l’uso di una carta di credito o di altri sistemi di pagamento online, oltre alla necessità di fornire al sistema l’indirizzo della propria abitazione, cose queste che probabilmente taglieranno fuori una consistente fetta della popolazione del paese. Si tratta comunque di un passo importante, e per certi versi rivoluzionario, in un paese dove la vendita degli alcolici è fortemente normata.
FEB