Secondo i dati di Wine Intelligence Vinitrac, tra marzo-aprile e luglio-agosto vi è stato un aumento della frequenza del consumo di vino del 25% tra i giovani della Gen Z (21-24 anni), del 28% tra i consumatori Millennials (età compresa tra i 25 e 39 anni) e del 29% tra quelli appartenenti alla Gen X (40-54 anni), ma del solo 4% tra i consumatori più anziani, e cioè coloro che appartengono alla generazione dei Boomers+ (oltre 55 anni).
Si tenga presente che i due periodi a confronto (30 marzo-16 aprile vs 23 luglio luglio-13 agosto) si collocano uno prima dello scoppio dell’epidemia del Covid-19 e l’altro in piena crisi sanitaria.
In questa prospettiva è interessante sottolineare anche che gli appartenenti alla generazione dei Boomers+, quelli che quindi sembrano avere meno dei più giovani cambiato le proprie abitudini di consumo con lo scoppio della pandemia, rimangono la maggioranza tra i consumatori regolari di vino (cioè coloro che ne consumano almeno una volta la mese) con uno share del 37%, rispetto ad una quota del 31% attribuita agli appartenenti alla generazione Millennials, ad una quota del 24% attribuita agli appartenenti alla Gen X, e ad una quota del 8% attribuita alla Gen Z.
FEB