La British Beer & Pub Association, principale associazione di categoria nel Regno Unito di conduttori di pub ha stimato che a causa delle restrizioni imposte per l’emergenza Covid-19, gli esercizi nel 2020 hanno dovuto buttare via 87 milioni di pinte di birra invenduta, per un valore stimato – considerando un prezzo medio di £ 3.81/pinta – di 331 milioni di sterline (circa 377 milioni di euro).
Più in generale, sempre secondo quanto stimato dalla BBPA, la perdita di fatturato del settore nel 2020 è stata del 56% vs 2019, percentuale corrispondente a 7,8 miliardi di sterline (circa 8,9 miliardi di euro); nel secondo trimestre del 2020, stato segnato dalla prima chiusura totale di bar e ristoranti, le vendite di birra nei pub sono crollate in basso addirittura del 96% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Si tratta di perdite che oltretutto incideranno pesantemente sul settore, anche in termini di occupazione, e ancora oggi i pub vivono ora in una situazione di “limbo”, con incertezze, debiti, mancanza di liquidità e investimenti già fatti, nel tentativo di continuare la loro attività garantendo le opportune misure di sicurezza richieste dalla necessità di contenere la diffusione della pandemia.
FEB