Sotheby’s Wine, divisione vino della nota casa d’aste, ha pubblicato nei giorni scorsi il suo Market Report 2020 con dati e statistiche sulle sue vendite all’asta di vino e di alcolici di lusso.
Il 2020 è stato un anno senza precedenti per le aste di vino e alcolici: la sola Sotheby’s ne ha organizzate 41 (21 in presenza e 20 online) cui hanno partecipato compratori provenienti da 57 paesi. Valore totale delle vendite 92 milioni di dollari che vanno a sommarsi alle “battute” precedenti fino a totalizzare 1,3 miliardi di dollari di vendite dal 1995 ad oggi.
Il valore medio di vendita di una bottiglia di vino all’asta è stato lo scorso anno di 686 dollari, quello di una bottiglia di superalcolico di 7.058 dollari. Il primato per prezzo di vendita è stato segnato da una bottiglia di whisky giapponese – Karuizawa 52 Year Old Zodiac Rat Cask 51.8 abv 1960 – battuto per $435,273.
Guardando alle vendite per produttore, per l’ottavo anno consecutivo troviamo in testa Domaine de la Romané-Conti che ha accumulato vendite per 19,4 milioni di dollari, il 20% delle vendite totali in valore (ovvero il 48% delle vendite di vino di Borgogna). Seguono nelle top five di questa classifica The Macallan (6,4 milioni di dollari e share del 7%), Pétrus (4,2 milioni di dollari e share del 4%), The Dalmore (3,4 milioni di dollari e share del 4%), Jean-Louis Chave (3,1 milioni di dollari e share del 3%).
Il report offre anche alcune classifiche delle vendite per provenienza e categoria (Bordeaux, Burgundy, Champagne, Rhône, Italy, United States, Spirits). Soffermandosi sulla classifica delle vendite di vino italiano occorre notare che al primo posto vi è l’etichetta Ornellaia (quota del 33% nelle vendite di vino italiano), seguita da Sassicaia (14%), Massetto (11%), Antinori (5%), Gaja (3%), Soldera (3%), Tenuta di Trinoro (3%), Sotheby’s (own-label della casa d’aste, 2%), Fontodi (2%), Biondi Santi (2%); questi primi 10 marchi prendono il 76% di tutte le vendite di vino italiano nelle aste di Sotheby’s.
Di particolare interesse quanto relativo alla provenienza degli acquirenti: il 65% proviene dall’Asia (secondo share più alto di sempre che segue il 66% registrato nel 2019), il 18% da Europa, Medio oriente e Africa, il 17% delle Americhe. I compratori asiatici si sono aggiudicati il 73% di tutte le vendite valore. Più nel dettaglio, il ranking valore delle vendite per provenienza dei compratori vede al primo posto Hong Kong (13 milioni di dollari), seguito da Usa (9 milioni di dollari), UK (7 milioni di dollari), Taiwan (7 milioni di dollari), China (6 milioni di dollari).
FEB