Anche se i ritmi di crescita non sono gli stessi di dieci anni fa, le prospettive per la fortuna dei vini rosati nel mercato statunitense sono ancora favorevoli. Secondo il report di IWRS “Il mercato dei vini rosati negli Usa, trend e margini di sviluppo” recentemente presentato a New York da Ice-ITA (ne parla Paolo Ferrante su Il Corriere Vinicolo n. 2/2022) fino al 2024 le performance del comparto dovrebbero migliorare di un ulteriore 70% rispetto alla baseline 2020. Gli osservatori di IWSR ritengono inoltre che il mercato tenderà a privilegiare il segmento dei brand premium, oltre che a favorire la diffusione di nuovi formati in aggiunta alle tradizionali bottiglie da 0,75 litri.
Il consumo di vino rosato ha “perso” negli Stati Uniti le sue originarie caratteristiche stagionali ed il segmento continua a guadagnare spazio sugli scaffali della GDO e nelle pagine delle carte dei vini dei ristoranti. Le importazioni di vini rosati italiani in USA – secondo lo United States Department of Commerce, Bureau of Census – hanno totalizzato nel 2020 un valore di 28,8 milioni di dollari (-9,1% vs 2019; quota del 14% su tutte le importazioni valore di vino rosato) ma il fatturato dei primi 9 mesi del 2021 è già attestato a 35,5 milioni di dollari.
FEB