Nei primi cinque mesi del 2020 le esportazioni di vino dall’Argentina sono cresciute del 54,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, totalizzando un volume di 1,783 milioni di ettolitri. Secondo il bollettino di maggio dell’Instituto Nacional de Vitivinicultura nelle spedizioni gennaio-maggio a fare da traino all’incremento è stato il vino sfuso, con 1,002 milioni di hl, +166,5% vs stesso periodo 2019 ed una quota del 56,2% sul totale esportato. L’invio all’estero di vino imbottigliato (bottiglia, bag-in.box e tetra-brik) è stato infatti sostanzialmente in linea con quello gennaio-maggio 2019, +0,7% fino a 781.000 hl (quota del 43,8% sul totale esportato).
Il bag-in-box, sebbene valga solo l’1,2% del volume del vino “fraccionado” inviato all’estero, si è dimostrato il contenitore più dinamico, +65,3% vs gen-mag 2019; bene anche i tetra-brik (+30,1) che vale il 10,6% dell’export di vino confezionato; le spedizioni di vino in vetro (88,2% del totale) sono invece leggermente calate rispetto allo stesso periodo del 2019 (-1,1%).
Guardando alla tipologia, nei primi cinque mesi del 2020 sono partiti dall’Argentina 796.212 hl di vino senza menzione varietale, +168,1% vs 2019,si tratta per la gran parte di vino sfuso (681.951
hl); 976.303 hl di vini varietali, +15,6% vs 2019, si tratta per oltre due terzi (656.728 hl) di vino in bottiglia; 10.219 hl di vino spumante (+3,1% vs gen-mag 2020).
Restringendo la visuale al solo mese di maggio 2020 si scopre che è proseguita la tendenza in positivo già tracciata dal mese di aprile, con un incremento delle spedizioni del 39,4% vs maggio 2019 (sfuso è 164,5%; imbottigliato +1,8%).
FEB