I dati dell’Office for National Statistics (ONS) britannico, pubblicati il 24 aprile, indicano che nel Regno Unito nel mese di marzo 2020 le vendite al dettaglio di bevande alcoliche sono crescite del 31,4% in volume e del 32,6% in valore rispetto al mese precedente (leggiamo questi e i seguenti dati da Harpers). L’incremento rilevato si colloca nel contesto di un incremento del 10,3% volume e del 10,2% valore delle vendite dei supermercati, mentre nel complesso tutte le vendite al dettaglio hanno perso il 5,1%, a causa della chiusura di molti esercizi commerciali nel contesto dell’epidemia del Covid-19 e per effetto del crollo del commercio di generi non di prima necessità (le vendite di abiti ad esempio hanno fatto registrare un -34% sul mese precedente).
Parte da protagonista è stata assunta dell’e-commerce che nel mese di marzo è arrivato ad occupare uno share record del 22% su tutte le vendite al dettaglio.
Forza e potenziale di questo canale in tempo di epidemia sono confermati anche dagli ultimi datidi Nielsen: nelle quattro settimane terminate il 18 aprile scorso, le vendite online hanno raggiunto una quota del 10% nelle vendite di generi alimentari; almeno 6,8 milioni di consumatori britannici hanno fatto acquisti on line di generi alimentari e di questi uno su tre è un nuovo utilizzatore di questo canale (allo stesso tempo gli accessi ai negozi fisici sono diminuiti del 22%). Nielsen ha riscontrato inoltre che nelle stesse quattro settimane, le vendite online di birra, vino e superalcolici sono cresciute del 78% sullo stesso periodo del 2019.
FEB