La vendemmia 2020 è bella, di qualità e ragionevolmente abbondante. Normalmente sarebbero tutti buoni indicatori per questo periodo se non ci fosse la crisi del Covid-19. L’arrivo della seconda ondata in Europa, le relative conseguenze e le incertezze politiche, richiederanno l’attuazione di ulteriori misure di sostegno del mercato nel 2021. Un’altra grande sfida che il nostro settore dovrà affrontare sarà combinare al meglio le esigenze ambientali della futura PAC, in un periodo di caotica dinamica del mercato. Una delle priorità chiave, secondo il nostro gruppo di lavoro, è la definizione di un piano strategico pluriennale per aiutare il settore a superare la crisi e a realizzare gli investimenti necessari per un futuro più sostenibile, che potrebbe essere finanziato dal Fondo per la ripresa dell’UE”. Questo il commento rilasciato tramite un comunicato stampa da Thierry Coste, presidente del gruppo di lavoro “Vino” del Copa e della Cogeca, in occasione della comunicazione dei dati di previsione vendemmiale per i paesi dell’UE.
Secondo le stime di Copa-Cogeca, ente che raggruppa le due organizzazioni di rappresentanza degli agricoltori e delle cooperative agricole europee, la vendemmia 2020 dei principali produttori dell’Unione avrebbe portato 160 milioni di ettolitri. I volumi stimati per i primi sette produttori sono: Italia 46,6 mio hl, Francia 4,21 mio hl, Spagna 43 mio hl, Germania 8,4 mio hl, Portogallo 6,3 mio hl, Ungheria 2,5 mio hl, Austria 2,3 mio hl.
FEB