Secondo le più recenti analisi di Impact Databank, nel mercato degli Stati Uniti, tutti i 25 brand più forti della categoria superalcolici hanno visto nel 2020 una crescita delle vendite volume; per oltre la metà dei top brand la crescita è stata addirittura a doppia cifra. Tutto ciò nel difficile contesto della pandemia del Covid-19 – con tutte le conseguenze che ne sono derivate (si pensi ad esempio alle chiusure di bar e ristoranti) – e delle “conflitto” delle tariffe con alcuni dei principali mercati di scambio.
In media – citiamo dalle pagine di Shanken news daily che legge in anteprima dati Impact Databank che saranno oggetto di un report in corso pubblicazione – i 25 top brand della categoria hanno visto una crescita delle vendite in volume del 14% sul 2019, fino a 109,8 milioni di casse. Nel complesso, invece, la categoria “spirtis” cresce dello 0,5% fino a 140,8 milioni di casse vs 2019: è evidente che in periodo di pandemia c’è stata una predilezione dei consumatori per i 25 marchi più noti, che prendono così ora una quota del 44% di tutto il mercato statunitense dei superalcolici (era del 41% nel 2019).
Primo brand per vendite volume è la vodka Tito, di produzione statunitense e marchio di Fifth Generation (+22% vs 2019); seguono per vendite in volume la vodka statunitense Smirnoff (3,5%) e il whisky canadese Crown Royal (+12%), entrami marchi Diageo. La classifica di vendite in volume prosegue con il whisky del Tennessee Jack Daniel’s (+7,5%) di proprietà Brown Forman. il rum portoricano Bacardi (+4%) di Bacardi e il bourbon Jim Bean (+11), marchio quest’ultimo che fa capo a Beam Suntory.
FEB