In primavera a Chengdu si riuniscono, come da tradizione, i più importanti professionisti del mondo del vino in Cina. L’occasione è quella della China Food & Drinks Fair (CFDF), considerata il “barometro” dell’industria alimentare e vinicola cinese, la cui prima edizione risale al 1955 rendendola una delle più antiche mostre professionali su larga scala in Cina.
L’evento, che attrae ogni anno oltre tremila aziende del settore e 150.000 acquirenti professionali è preceduto dalla “Chengdu Hotel Exhibition” che si tiene nei più famosi hotel della città dal 3 al 6 aprile, ovvero una settimana prima della fiera principale.
Questo importante “fuorisalone” è già da anni stato prescelto da Vinitaly come vetrina di elezione per presentare le eccellenze vinicole italiane: quest’anno il “Wine to Asia Chengdu Masterclass Roadshow 2021” si terrà presso il Convention Center dell’Intercontinental Chengdu Century City Paradise Hotel e sarà la più grande edizione di sempre di Vinitaly a Chengdu con 63 aziende partecipanti e ben 4 Consorzi di tutela a testimonianza del crescente grande interesse dell’Italia per il mercato vinicolo cinese. Fitto il programma di eventi collaterali congiunti Wine to Asia e Vinitaly con 10 masterclass dedicate ai professionisti di settore.
L’apertura del Masterclass Roadshow è affidata al corso intitolato “The Elegance of Italian Whites: An exploration of the lighter side of Italian wines” realizzato dall’Agenzia ICE di Pechino, frutto dell’investimento promozionale finanziato dal MAECI e condotto e presentato dalla prima Master of Wine cinese Ms. Fongyee Walker.
L’appuntamento va ad arricchire così le campagne di formazione enologica promosse dall’Agenzia ICE sul territorio cinese finalizzate a migliorare la conoscenza sull’amplissima diversità dei vitigni italiani e sulle virtuose caratteristiche organolettiche e qualitative dei nostri marchi, anche allo scopo di sfatare sistematicamente stereotipi e malintesi radicati nella percezione dei consumatori cinesi.
Il corso è riservato ai media e agli operatori (importatori, distributori, retailer ed agenti) e si pone l’obbiettivo di rappresentare e valorizzare i grandi vini bianchi italiani ed i territori dai quali provengono in un mercato che storicamente preferisce i vini rossi.
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