Secondo un’indagine della National Restaurant Association, a sei mesi dalle prime serrate come misura di contenimento della pandemia di Covid-19, negli Stati Uniti circa un ristorante su sei avrebbe chiuso a lungo termine o definitivamente: a conti fatti si tratterebbe di quasi 100.000 esercizi. I locali chiusi e il rallentamento del settore avrebbe compromesso inoltre tre milioni di posti di lavoro e si stima che entro la fine dell’anno le perdite nelle vendite potrebbero arrivare a 240 miliardi di dollari (le perdite già registrate per il periodo marzo-luglio ammontano a 165 miliardi di dollari).
Un sondaggio tra gli operatori del settore condotto dalla stessa associazione di categoria rivela inoltre che permane uno stato d’incertezza diffuso: la maggior parte di ristoranti lotta ancora per la sua sopravvivenza e pochi si aspettano che la situazione migliorerà nei prossimi sei mesi. Ben il 40% dei ristoratori intervistati ritiene improbabile che la propria attività possa essere aperta nei prossimi sei mesi se non ci saranno nuovi aiuti dal governo federale; il 60% lamenta una diminuzione dei margini di profitto, e in generale le vendite sarebbero diminuite in media del 34%. Il numero dei dipendenti impiegati sarebbe ora pari al 71% di quello di pre pandemia, persi quindi in media 3 posti di lavoro ogni 10.
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