A partire dal 2012, Wine Intelligence traccia attraverso il suo confidence index il grado di sicurezza percepita dai consumatori sulla propria conoscenza del vino. Le ultime rilevazioni, confrontate con le precedenti, suggeriscono che il modo in cui i consumatori si approcciano al vino sta cambiando. In particolare dal 2012 a oggi “l’indice di confidenza” ha guadagnato 4,3 punti in Canada, e 3,6 negli Stati Uniti, e – negli ultimi due anni – 1,7 punti nelle rilevazioni tra i consumatori della Germania e ben punti 4 tra quelli della Spagna. Tra i fattori capaci di incidere sulla sicurezza dei consumatori vi sono, secondo la lettura degli analisti di Wine Intelligence, la presenza sugli scaffali della gdo di selezioni di vino più piccole ma allo stesso tempo più curate, ed anche una maggiore possibilità di reperire informazioni sui prodotti all’interno dei punti vendita, grazie soprattutto alla diffusione della tecnologia: attraverso i dispositivi mobili si possono infatti reperire facilmente indicazioni dettagliate sui prodotti, e per giunta in tempo reale. Vi è però un’altra faccia della medaglia in questa facilità nell’acquisire dati e notizie sul vino: in parallelo alla crescita della sicurezza Wine Intelligence ha rilevato una minor conoscenza reale del vino. L’indice di conoscenza del vino tra i consumatori (wine knowledge index) ha perso in due anni 5.5 punti negli Stati Uniti, 6.1 punti in Cina e 3.7 punti in Canada. In particolare, i consumatori sembrano avere oggi minor consapevolezza circa i paesi produttori, le regioni vinicole e i marchi.
FEB