L’Australian Grape and Wine Autority, organismo governativo australiano a supporto del settore vitivinicolo della Federazione, ha recentemente diffuso, attraverso un comunicato stampa, i dati più significativi del Wine Export Approval Report September 2014, relativi dunque alle esportazioni per l’anno conclusosi a settembre.
Registrato un lieve aumento delle spedizioni all’estero, pari allo 0,8% anno su anno, per un totale di 6,88 milioni di ettolitri, mentre in valore vi è stata una sostanziale stabilità per un totale fatturato di 1,78 miliardi di dollari. L’incremento è stato dettato da un maggior commercio dei vini bianchi, +5% (per un totale di 2,9 milioni di ettolitri), visto che le spedizioni di rosso sono calate del 3% (per un totale di 3,83 milioni di ettolitri).
Buono l’incremento del prezzo medio di ogni bottiglia in uscita: +6%, fino a 4,83 dollari australiani per litro; si tratta inoltre del sesto anno consecutivo di crescita di questo valore, con un incremento che è lento ma costante, segno di un sempre vivo interesse all’estero per i vini australiani di categoria premium. Più nel dettaglio, l’export di vini della fascia di prezzo tra i A$7.50- $9.99 per bottiglia si è incrementato del 8% (per un totale di 150mila ettolitri), quello della fascia di prezzo dai A$10.00 in su, del 6% (per un totale di 167mila ettolitri).
Cala invece il prezzo per litro del vino in cisterna: -1%, per un valore medio di 1 dollaro australiano per litro. E’ tuttavia proprio il bulk a trainare la crescita delle esportazioni: nell’anno questa categoria è cresciuta dal 7% (per un totale di 3,99 milioni di ettolitri) mentre le spedizioni di imbottigliato sono calate del 7% (per un totale di 2,83 milioni di ettolitri).
Guardando alle più importanti destinazioni si nota che l’acquisto da parte degli Stati Uniti è diminuito nel complesso, in volume del 8%; il valore delle esportazioni è però cresciuto del 6% per l’imbottigliato e del 4% per il vino sfuso.
Le spedizioni verso il Canada si sono invece incrementate in volume del 20% (raggiunti quasi 600 mila ettolitri), grazie ad una straordinaria crescita del 53% per lo sfuso (290mila ettolitri venduti a un prezzo medio di A$ 0.84); stabile invece l’imbottigliato, spediti 300mila ettolitri ad un prezzo medio di A$ 5.13.
L’export verso la Cina è calato del 5% (per un totale di 370mila ettolitri). Calano, infatti, l’imbottigliato del 4% (per un totale di 340mila ettolitri) e lo sfuso del 12% (per un totale di 12mila ettolitri). Su questo mercato si attendono i benefici dell’accordo di libero scambio, siglato tra i due paesi lo scorso 17 novembre (ne abbiamo parlato qui).
Forte crescita invece per gli altri mercati asiatici di Singapore, Malaysia, Taiwan, e in particolare per Hong Kong che ha fatto segnare il record in valore di 94 milioni di dollari australiani.
FEB
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