La Cina è uno dei principali mercati di esportazione dei vini di Bordeaux e il primo per esportazioni in valore, dopo il Regno Unito. L’interesse cinese per il vino francese non si limita tuttavia alle sole bottiglie, tanto che, a oggi, sono un centinaio le aziende vitivinicole della regione di Bordeaux in mano ad impresari o a società cinesi. Questi, essendosi aggiudicati l’1,3% di tutti gli Château di Bordeaux (che nella regione sono in tutto circa 7400), sono quindi al secondo posto dopo i Belgi nella classifica dei proprietari stranieri delle celebri aziende vinicole francesi.
L’ha scritto, in un articolo pubblicato a fine gennaio, Henry Samuel, inviato in Francia del Telegraph. Samuel mette in stretta relazione l’acquisto di Château di Bordeaux da parte di questi imprenditori cinesi con il crescente interesse da parte dei consumatori cinesi per il vino, sebbene, come sappiamo, il 2014 non è stato un anno facile per le importazioni di vino in Cina (ne abbiamo parlato qui).
La simbolica soglia dei cento Château in mano cinese sarebbe stata recentemente raggiunta con l’acquisto di una tenuta a Tabanac, sulla riva destra della Garonna, da parte del milionario James Zhou, imprenditore cinese del settore packaging. Altro recente e importante passaggio di mano è stato quello dello Château de Birot, azienda di quasi 35 ettari, acquistata dal magnate del turismo di Hangzhou Chen Miaolin.
I cinesi sono interessati soprattutto ad aziende di medie dimensioni e investendo in media dieci milioni di euro per l’acquisto di terre e di edifici residenziali e di trasformazione, per poi esportare in Cina l’80% della loro produzione. Nel loro paese di origine riuscirebbero poi a vendere il vino a un prezzo dieci volte maggiore di quello di vendita in Francia.
Se la corsa cinese alle aziende di Bordeaux è cominciata già nel 2010, da qualche anno anche la regione Borgogna comincia ad essere meta degli imprenditori cinesi. Nel 2012, ad esempio, un altro ricco cinese, Louis Ng Chi Sing, ha acquistato per circa otto milioni di euro lo Château de Gevrey-Chambertin, scatenando anche le proteste dei viticoltori della regione, che hanno gridato all’invasione straniera.
FEB
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