Cresce e si rafforza il progetto sociale Frescobaldi per Gorgona, nato ad agosto 2012, grazie alla collaborazione tra l’azienda vitivinicola toscana e la Direzione della colonia penale, che mira a dare ai detenuti la possibilità di fare un’esperienza professionale nel campo della viticoltura.
In occasione della presentazione della nuova vendemmia (Gorgona 2014), sono state presentate il 18 giugno 2015 sull’isola carcere le novità 2015 che vedono tra i partner, dopo Pinchiorri e Bocelli solo per citarne alcuni, anche Cescot, agenzia espressione di Confesercenti Firenze, attiva nel campo della formazione. Obiettivo è quello di sostenere un detenuto meritevole offrendogli un corso di formazione di sei mesi nel settore della ristorazione e uno stage in un ristorante di Firenze.
Dopo aver formato i detenuti sull’isola, grazie all’aiuto di agronomi ed enologi, arriva dunque il momento di accompagnare il detenuto anche fuori dal carcere per un percorso di reinserimento sociale concreto e tangibile dove mettere a frutto i segreti del mestiere imparati a Gorgona. Un’idea che aiuta a legare sempre più lo sconto della pena all’idea della riabilitazione, dell’educazione e della formazione. Un esempio reale a dimostrazione che il carcere può essere davvero l’occasione per i detenuti di un recupero nella comunità sociale e lavorativa.
Gorgona oggi è l’unica isola-penitenziario rimasta in Italia e rappresenta un esempio felice di sistema penitenziario: un modello di eccellenza e di recupero dei detenuti proprio secondo quanto indicato dalla nostra Costituzione, un esperimento che vede uniti pubblico e privato dove la recidiva è molto bassa rispetto agli altri istituti penitenziari.
Un progetto in cui Frescobaldi ha creduto fin da subito rimettendo in sesto l’ettaro di vigna esistente sull’isola, raddoppiato poi a febbraio di quest’anno, da cui produrre un vino, Gorgona, un bianco di vermentino e ansonica servito nei migliori ristoranti ed enoteche italiani. Un progetto nel quale l’azienda di vini toscana ha investito oltre 150.000 euro in tre anni tra formazione e mezzi e che oggi ha aggiunto una nuova pagina in quello che sarà un libro di emozioni ancora tutto da scrivere.
“Sono molto contento di come sta crescendo il progetto Gorgona che di anno in anno continua a commuovermi – ha detto Lamberto Frescobaldi (nella foto) -. Stiamo dando davvero un’opportunità concreta a questi ragazzi sia sull’isola, insegnando loro il mestiere del viticoltore con i nostri agronomi ed enologi, sia una volta fuori dal carcere grazie a Cescot che ha aderito al nostro appello. Una soddisfazione umana ma anche enologica: sull’isola abbiamo presentato la nuova annata di Gorgona 2014, un vino speciale, solo 2800 bottiglie numerate i cui proventi saranno reinvestiti nel progetto”.
“Abbiamo accolto con entusiasmo l’opportunità fornita dal Marchese Lamberto Frescobaldi di offrire un corso professionale nel settore della ristorazione ad un detenuto meritevole del carcere di Gorgona – ha concluso Cinzia Caraviello, direttore Cescot Firenze – La nostra Agenzia Formativa è da sempre vicina ai temi sociali ed etici per questo abbiamo sposato il progetto dei Frescobaldi”.
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