Le prime stime vendemmiali rilasciate a fine agosto dal Ministerio de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente (Magrama) prevedono per la vendemmia spagnola 2015 un raccolto di circa 5,8 milioni di tonnellate d’uva, che dovrebbe portare alla produzione di 42,94 milioni di ettolitri tra vino e mosto, circa il 3% in meno rispetto al 2014 (sono comprese qui anche le quantità prodotte da piccoli produttori, destinate a consumo familiare).
Si tratta tuttavia di previsioni preliminari, redatte sui dati raccolti lo scorso 30 giugno, e quindi passibili di revisione, in funzione dei dati che saranno presto inviati allo stesso ministero dalle diverse comunità autonome, come avverte La Semana Vitivinícola che ha diffuso questi dati nei giorni scorsi. La stima del Magrama, inoltre, non tiene ancora conto delle condizioni atmosferiche che hanno caratterizzato l’estate, che, soprattutto per le alte temperature registrate nel mese di luglio, potrebbero avere compromesso parte della produzione. Meno ottimiste sono, infatti, le previsioni dell’associazione di categoria Cooperativas Agro-alimentarias (organo che riunisce e rappresenta le cooperative agroalimentari spagnole di tutte le Comunità Autonome), secondo cui il raccolto 2015 porterà a una produzione di 41,5 milioni di ettolitri.
Anche per la Spagna dunque (di un caso analogo abbiamo parlato qui in merito alla vendemmia francese) è da segnalare quest’anno una differenza sostanziale tra le previsioni ministeriali e quelle dei viticoltori.
FEB
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