di Adriano Del Fabro
Il Consiglio provinciale di Udine vota a maggioranza un Odg, proposto dalla Lega, contro la costituzione della Doc interregionale del Pinot grigio, ma Confcooperative Fvg non ci sta. Nella difesa del Pinot grigio friulano, invece, secondo la più importante organizzazione cooperativa della regione, la costituzione della Doc interregionale rappresenta decisamente un’urgenza.
L’Associazione che, con le cantine cooperative aderenti, gestisce oltre il 50% del vino prodotto in regione da 2.300 agricoltori associati, ritiene fondamentale fare massa critica con Veneto e Trentino per tutelare e valorizzare con più forza questo prodotto enoico che, indubbiamente, è di grande qualità (e con la Doc essa viene ulteriormente innalzata). Ma questa non è una prerogativa sufficiente di fronte alle sfide quotidiane del mercato globale (il Pinot grigio si coltiva in tutta Italia e in tutto il mondo) che stanno trascinando il prezzo di questo vino al ribasso (se ne produce molto e dappertutto). Se non si giunge rapidamente a un accordo con i vicini (con pari dignità gestionale), sottolinea Confcooperative Fvg, si corre il rischio di vedere ulteriormente deprezzato il valore del più importante vino regionale, con grave danno economico a centinaia di aziende, singole e associate.
Ma la Doc del Pinot grigio, conclude Confcooperative Fvg, è solo uno dei tasselli di un mosaico più completo nel progetto di valorizzazione dei vini regionali dove trovano importanti spazi la costituzione della Doc Friuli e un’iniziativa forte e concreta per la difesa della Ribolla gialla nostrana.
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