Dalla campagna 2007/08 a quella 2014/2015, la superficie destinata alla coltivazione della vite nell’Unione Europea si è ridotta di ben 350mila ettari.
Questo e i seguenti dati, che riprendiamo dall’analisi comparsa nei giorni scorsi su La Semana Vitivinícola, partner editoriale del Corriere Vinicolo, sono stati presentati dalla Commissione Europea e provengono dall’Inventario Vitivinicolo dell’UE.
Oggi (aggiornamento al 31 luglio 2015) la superficie vitata dell’Unione occupa 3.188.407 ha, circa lo 0,7% (o meglio 21.783) in meno di quella della campagna precedente (nota: non sono compresi i vigneti di Lussemburgo, Malta e Repubblica Ceca).
Il 67,3% di questa superficie, quindi 2.145.832 ettari, è occupata da vigneti destinati alla produzione di vino DOP, il 16,8%, quindi 535.190 ha è occupata da vigneti destinati alla produzione di vini a IGP, il 7,6%, cioè 243.732 ha alla produzione di vini non DOP e non IGP ma si trova all’interno aree interessate da indicazione geografica; il restante 8,3% (263.653 ha) occupa altre aree (non interessate né IGP e nemmeno da DOP).
Primo paese europeo per superficie vitata è la Spagna, con 958.696 ettari, seguono la Francia con 805.780 ha e l’Italia con 637.634,1 ha.
Alla Spagna va anche il primato della più grande superficie destinata alla produzione di vino DOP (841.236 ha), seguita ancora dalla Francia (514.003 ha) e dall’Italia (334.418,8 ha).
La Francia invece è il primo paese per superfici destinate alla produzione di vino a Indicazione Geografica (195.374 ha), seguono l’Italia con 155.940,8 ha e la Spagna con 64.492 ha.
In particolare in Italia, la superficie occupata da vigneti destinati alla produzione di vino DOP è di 334.418,8 ha, quella destinata alla produzione di vino IGP 155.940,8 ha (sono in totale 490.359,6 ha DOP + IGP), cui si aggiungono, per arrivare al totale di 637.634,1 ha, altri 142.274,5 ha di vigneto destinati alla produzione di vino senza DOP o IGP.
FEB
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