Nel paese del Sol Levante l’interesse per il vino è in crescita e i consumatori dimostrano una sempre più spiccata audacia nella scelta delle bottiglie.
A dirlo è il nuovo report Japan Landscapes 2016 di Wine Intelligence. Al sedicesimo posto nella classifica globale per consumo di vino in volume, con 40milioni di casse da nove litri vendute nel 2014, il Giappone è ritenuto oggi dagli analisti della società londinese il terzo mercato del vino più seducente del mondo, dopo Stati Uniti e Germania e prima del Regno Unito e Svizzera.
Come si legge su Beverage Daily che ha presentato il report, il ranking di “seduttività” dei mercati è stato calcolato da Wine Intelligence a partire da alcune misurazioni di carattere economico, quali il numero degli abitanti adulti (quindi potenziali consumatori di vino), il PIL procapite, e l’indice di globalizzazione dei diversi mercati (calcolato sul numero di esercizi commerciali fortemente standardizzati quali ad esempio McDonald’s o Sturbucks in relazione al numero di abitanti); altri fattori che hanno determinato il livello d’interesse dei mercati sono dati più strettamente legati a questo settore, quindi il consumo pro capite, il numero di consumatori, il potenziale di crescita e l’accessibilità del mercato.
Il numero dei consumatori abituali di vino è cresciuto in Giappone dal 2014 ad oggi dal 21% al 27%, mentre un forte interesse per il vino è stato espresso dal 51% di coloro che dichiarano di bere vino almeno una volta al mese (si trattava del solo 40% nel 2014).
Il 52% dei consumatori abituali ha inoltre dichiarato a Wine Intelligence di aver bevuto vino prodotto in Giappone nei sei mesi precedenti al sondaggio, mentre il 44% ha dichiarato di aver bevuto vino proveniente dal Cile. Il vino francese è la terza scelta per valore percentuale nelle dichiarazioni degli intervistati.
FEB
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