L’Oficina de Estudios y Políticas Agrarias (Odepa), dipartimento del Ministerio de Agricultura del Cile ha diffuso nuovi dati ufficiali sul mercato estero del vino cileno.
Nel 2017 l’export vinicolo si è incrementato del 2% in volume sull’anno precedente, fino a totalizzare 9,67 milioni di ettolitri e dell’8,2% in valore, chiudendo l’anno con un fatturato di 2,067 miliardi di dollari statunitensi. Il prezzo medio è cresciuto invece del 6%.
Si tratta di un risultato significativo, soprattutto se messo in relazione a quanto era avvenuto nel periodo precedete quando, 2016 vs 2015, le esportazioni erano cresciute bene nel volume (+4,2%) ma erano rimaste allo stallo nel valore (+0,9%), disegnando uno scenario in cui il maggior protagonista era stato il calo del prezzo medio (-3,1%, ne avevamo parlato qui).
Nel 2017 dunque, le spedizioni all’estero di vino cileno in bottiglia sono cresciute del 5,8% in volume (fino a 4,77 milioni di ettolitri), per un incremento del fatturato del 6,5% fino a 1,52 miliardi di dollari; la variazione del prezzo medio è stata del +0,7% (3,19 UDS/litro).
L’export di vino a denominazione di origine è cresciuto del 5,8% in volume (fino a 4,7 milioni di ettolitri e del 6,5% in valore (fatturato registrato di 1,52 miliardi di dollari).
Ottimi risultati anche per la categoria spumanti: +6,8% in volume (fino a 54.000 ettolitri) e +7% in valore (fino a 21,9 milioni di USD).
Diversa la sorte toccata al vino sfuso che, grazie a un notevole incremento del prezzo medio (+36,8%), fa molto bene nel fatturato (+12,2% fino a totalizzare 340 milioni di USD) ma cede il 2% nel volume, accumulando spedizioni per un totale di 3,94 milioni di ettolitri.
Il prezzo medio di vendita è stato dunque il maggior protagonista e il traino più importante dell’export cileno 2017.Il report completo di Odepa è disponibile qui.
FEB
Devi essere connesso per inviare un commento.