L’Österreich Wein Institute ha diffuso i dati definitivi ufficiali sulla vendemmia d’Austria 2018, resi disponibili da Staistik Austria (si possono vedere qui). Il raccolto più precoce della viticoltura austriaca moderna è arrivato alla conclusione di un ciclo vegetativo che è stato definito “pieno di sfide”. Dopo un gennaio mite, i mesi di febbraio e marzo sono stati particolarmente freddi, tanto che i germogli sulle viti sono comparsi tardi. Le gelate tardive non hanno portato danni particolari e la calda primavera ha portato a una fioritura precoce, avvenuta tra la prima metà e la fine di maggio. Dopo poche piogge a giugno e alcuni temporali verificatisi nel mese successivo, l’estate è stata molto secca: aridità e caldo hanno portato fattori di stress alle viti. La raccolta, come detto, è cominciata precocemente nel mese di agosto ed ha portato nel complesso nelle cantine austriache un volume di 2,75 milioni di ettolitri, circa 270.000 ettolitri in più del 2017, quando erano stati totalizzati 2,48 milioni di ettolitri (+10,8%); si tratta di un volume superiore del 24% al quello della media 2013-2017, pari a circa 2,22 milioni di ettolitri.
Prima regione di produzione è la Niederösterreich (Bassa Austria), sita a nord est del paese e confinante con la Repubblica Ceca e la Slovacchia; dai 29.128 ettari vitati di questa regione sono arrivati nel complesso 1,69 milioni di ettolitri (58,2 hl/ha). Seconda regione per produzione il Burgenland con circa 785.000 hl (superficie vitata 13.692 ha; 57,3 hl/ha la resa 2018). Dalla regione di Steiermark (Stiria) è arrivato un volume di 241,314 hl, dalla regione di Vienna 28..817 hl; dagli altri stati della federazione sono arrivati i restanti 4.238 hl.
FEB
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