Intervenendo alla conferenza stampa d’apertura del Salon International de l’Agricultur (Parigi 22 febbraio – 1 marzo), Jean-Marie Barillère, Presidente del Comité National des Interprofessions des Vins à appellation d’origine et à indication géographique (CNIV), ha dichiarato che i dazi d’importazione fissati a ottobre dagli Stati Uniti per i vini provenienti da Francia, Germania, Spagna e Regno Unito potrebbero mettere a rischio ben 100.000 posti di lavoro, che corrispondono al 20% dei circa 500.000 occupati in Francia nel settore vitivinicolo. La dichiarazione è stata riportata dalla stampa francese e ripersa da Decanter.
Ricordiamo che 14 febbraio scorso lo United State Trade Representative (USTR) ha pubblicato un aggiornamento della lista dei prodotti d’importazione sottoposti a dazio (si trova qui nel Federal Register) lasciando inalterate e al 25% le tariffe sui vini fermi provenienti dai sopracitati paesi europei.
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