Con una larga operazione interprovinciale, guidata dalla polizia di Guangzhou, è stata scoperta e sgominata una rete di truffatori che commerciavano vino contraffatto a marchio Penfold (si tratta dell’etichetta australiana più nota tra i consumatori cinesi), per un valore stimato di 130 milioni di Yuan (oltre 20 milioni di dollari). La notizia, prima diffusa dai media locali, è stata poi rilanciata nei giorni scorsi da Vino Joy News.
La dimensione della truffa è davvero importante, soprattutto se confrontata al precedente “record” conosciuto in questo senso, e cioè il sequestro di 50.000 bottiglie di vino Penfold contraffatto operato nel 2018 dagli agenti del Jinshui Public Security Bureau nella città di Zhengzhou (Cina orientale) nel 2018 (ne avevamo parlato qui).
Il vino sequestrato era venduto attraverso il canale dell’e-commerce. La truffa era perpetrata attraverso l’acquisto di vino scadente ed economico poi ri-etichettato e venduto ad un prezzo pari a circa il 70% del prezzo di mercato di una bottiglia di Pendfold. Sui falsi erano apposte anche etichette anti-contraffazione ed i falsari – al fine di proteggere il loro operato – avevano costituito una rete di società regolarmente registrate e operanti come legittime.
FEB