Wine Australia ha pubblicato ieri, 9 luglio 2024, il National Vintage Report 2024, con i dati sulla vendemmia australiana di quest’anno. L’uva raccolta e arrivata nelle cantine del Paese è stimata in 1,43 milioni di tonnellate, 111.390 tonnellate in più dello scorso anno ( ovvero +9% vs 2023). Si tratta tuttavia di una massa inferiore del 18% rispetto alla media decennale (pari a 1,73 milioni di tonnellate); ciò accade per la terza volta negli ultimi cinque anni.
Il valore del raccolto è stato stimato in 1,1 miliardi di dollari australiani, circa 685 milioni di euro, (+2% vs 2023), visto un prezzo medio di 613 AUD per tonnellata pagato ai viticoltori (-5%).
Per la prima volta, le uve a bacca bianca (721.519 t; +19% vs 2023 ma -10% vs media decennale)
hanno superato quelle a bacca nera (705.489 t; -1% vs 2023 e – 24% vs media decennale) nel bilancio generale del raccolto. Si tratta del raccolto più piccolo di uva a bacca nera e il secondo più piccolo per le uve a bacca bianca dal 2007.
Principale vitigno per quantità raccolta è stato lo Chardonnay (raccolto stimato di 332.643 t) che si riprende la leadership sullo Shiraz (297.868 t; -14% vs 2023) che gli era stato davanti dalla vendemmia 2014.
La più importante zona di produzione per apporto quantitativo al raccolto è stato il South Australia, con 702.344 tonnellate di uva raccolta (-4% vs 2024 e share del 49% sul totale); seguono il New South Wales con 417.965 t stimate (+18% e share del 29%); Victoria con 248.105 t (+43% e share del 17%). Questi tre regioni di produzione contano insieme per il 96% del raccolto nazionale.
FEB