Vogliamo un’Europa che abbia una leadership mondiale al pari di Usa e Brics e un’Italia che, messe da parte logiche di schieramento, sia saldamente nel gruppo di testa della nuova Ue con un ruolo da leader in grado di condizionare le grandi scelte di politica europea, dove auspichiamo una maggior comunione di intenti tra Commissione e Parlamento
Nelle parole di Lamberto Frescobaldi, Presidente di Unione Italiana Vini, è sintetizzato il messaggio politico emerso all’Assemblea generale dei soci di UIV – Confederazione Italiana della Vite e del Vino.
Quella del 11 luglio scorso a Roma, è stata una giornata intensa, ripercorsa sulle pagine de Il Corriere Vinicolo n. 24 del 15 luglio 2024 da Giulio Somma e Fabio Ciarla.
Il dibattito assembleare è stato arricchito dal confronto della platea degli imprenditori UIV con i ministri Francesco Lollobrigida e Giancarlo Giorgetti, Matteo Zoppas (presidente ICE) e Federico Bricolo (presidente Veronafiere), dal talk dedicato alla geopolitica, con le relazioni di Andrea Margelletti (presidente del Centro studi internazionali – Ce.S.I.), Teresa Cotarella (dell’European Council of Foreign Relations – Ecfr), Riccardo Puglisi (economista e docente all’Università di Pavia), dalla relazione sul mercato americano presentata dalla Carlo Flamini dell’Osservatorio del Vino.
Tra i temi sul tavolo dunque: una necessaria leadership dell’UE per garantire una nuova stagione di crescita del vino italiano; la sfida del “caos globale” e la ricerca di certezze per pianificare lo sviluppo delle imprese; il sì alla norma sui dealcolati e il no agli espianti finanziati (con il ministro che ha condiviso le posizioni di UIV); le difficoltà del mercato americano; il progetto Vinitaly USA 2024; le richieste alla politica italiana ed europea su competitività, sostenibilità e corretta informazione al consumatore.