Secondo i più recenti dati dell’Istituto nazionale di statistica portoghese (Instituto Nacional de Estatística – INE) pubblicati a vendemmia pressoché conclusa nel Boletim Mensal da Agricultura e Pescas – Outubro de 2024, la produzione vinicola portoghese 2024 ammonterà a circa 6,6 milioni di ettolitri, cioè il 10% in meno rispetto all’anno 2023.
Il decremento di produzione atteso sarebbe da attribuirsi – secondo quanto sottolineato dall’INE nel citato bollettino, alle condizioni climatiche avverse (quali precipitazioni, elevata umidità e caldo) occorse in coincidenza con le fasi di maggiore vulnerabilità sanitari della vite. Ciò avrebbe portato allo sviluppo di malattie, e in particolare a peronospora (geograficamente generalizzata ma che ha avuto una particolare incidenza nelle regioni di Lisbona e Tejo), oidio (registrato di notevole intensità nelle regioni di Bairrada, Dão e Lisbona) e marciume (in particolare nelle regioni vinicole Verdes e Beira Interior). Il controllo di queste patologie non sarebbe dunque stato, in molti casi, del tutto efficacie.
A ciò si aggiunga il fatto che in alcune regioni vinicole portoghesi, come in quella diTrás-os-Montes (a nord ovest del Paese), la domanda di uve è fortemente diminuita quest’anno a causa di notevoli scorte ancora presenti nelle cantine. Ciò ha indotto di versi viticoltori a lasciare le uve sulle vigne, senza quindi vendemmiarle.
Occorre notare che quanto ora stimato dall’INE è inferiore a quanto era stato previsto nei mesi scorsi dall’Instituto da Vinha e do Vinho, cioè 6,9 mln di hl per il Portogallo (-8%).
FEB