Sono giunte in redazione e continuano a giungere copiose le testimonianze d’affetto per il nostro presidente e di vicinanza verso la famiglia. Dal ministro Mario Catania ai presidenti e funzionari delle associazioni di categoria del settore, alle amministrazioni pubbliche. Ma anche amici e colleghi, persone che lo hanno conosciuto e che lo hanno apprezzato per la schiettezza dei pensieri, la solidità delle opinioni, la pacatezza nell’esprimerle. Ne pubblichiamo alcune, quelle giunte da subito stamattina, mentre sin dal prossimo numero del Corriere Vinicolo dedicheremo spazio a tutte le lettere che arriveranno (redazione@corrierevinicolo.com).
“Sono stato profondamente colpito dalla notizia della scomparsa prematura di Lucio Mastroberardino – ci scrive il ministro Mario Catania (nella foto nel corso dell’ultimo cda UIV a Roma in dicembre, con il nostro presidente visibilmente sofferente) – con il quale negli anni ho avuto tanti momenti di confronto e di lavoro. Un uomo pragmatico e determinato che amava il vino italiano, che ha profuso passione nel suo lavoro di enologo e ancor più nei suoi incarichi di rappresentanza del settore, fino a guidare l’Unione Italiana Vini con grande professionalità. Ha sempre lavorato anche per unire il settore, per rendere più forti i produttori a livello internazionale e credo che questo sia il più importante testimone che il mondo del vino dovrà saper raccogliere. Nell’ultimo periodo ho avuto modo di condividere con lui la sua preoccupazione e le sue speranze riguardo la malattia che purtroppo l’ha avuta vinta. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza al papà Walter e a tutta la sua famiglia”.
“Protagonista del mondo del vino, Lucio Mastroberardino ha contribuito a innalzare l’attenzione su questo comparto produttivo, oggi capace di collezionare così tanti successi nel nostro Paese – scrive Giuseppe Politi, presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori -. Il settore vino perde una figura di riferimento, ma anche una personalità dalle grandi capacità umane. Il tono e l’efficacia dei suoi interventi hanno sempre dimostrato la sua lucidità di vedute e di prospettive, che ora un intero comparto rimpiangerà. Nelle varie occasioni in cui ha preso parte a iniziative della nostra organizzazione Mastroberardino ha sempre difeso gli interessi dei produttori, dimostrando intelligenza e senso di responsabilità”.
Legacoop Agroalimentare, nelle parole della presidente del suo comitato vinicolo Ruenza Santandrea, si associa al cordoglio per la grave perdita che quest’oggi ha subìto il settore vitivinicolo tutto. “Con Lucio Mastroberardino, infatti, se ne va una persona che ha rappresentato un riferimento importante per tutto il settore. Non sempre vi era convergenza tra le nostre posizioni, ma questo non ci ha mai impedito di lavorare e di confrontarci con grande stima e rispetto reciproco, e di portare avanti e condividere quelle che sono le grandi battaglie sulle questioni più importanti per il nostro settore. Un pensiero affettuoso va anche alla famiglia, ai suoi cari, ai collaboratori e a tutti coloro che hanno avuto il piacere di lavorare con lui in questi anni”.
“Ho conosciuto Lucio Mastroberardino qualche anno fa come giovane dirigente di Confagricoltura – ricorda Palma Esposito, responsabile settore vino dell’associazione – e mi aveva colpito immediatamente. Era un imprenditore appassionato, combattivo e al tempo stesso disponibile al confronto ed alla discussione. Era spesso in giro per il mondo ma sempre pronto a rispondere ad una telefonata, una richiesta, un parere. Lucio era molto attivo nella nostra associazione, come vicepresidente di Confagricoltura Campania e componente della Federazione Nazionale Vitivinicola. Le sue idee e posizioni anche fuori dai percorsi consueti, le portava avanti con tenacia – innovatore per necessità- sosteneva. Quando mi disse che si era ammalato aveva lo stesso spirito combattivo di sempre:’sono diventato il sindacalista dei malati’, mi disse una volta. Lucido ed onesto anche nell’analisi della sua malattia, una lucidità che mi ha lasciato spesso senza parole. Caro Lucio, la notizia della tua scomparsa stamattina mi ha commossa, in questi anni ho cominciato a sentirti come un amico ed avrei voluto confrontarmi ed incontrarti tante volte ancora. Mi mancherai”.
Un uomo mai sopra le righe. Riservato, non amava i clamori. La sua unica passione era il suo lavoro e il suo lavoro era il vino. Abbiamo avuto modo in questi anni di conoscerlo ed apprezzarlo nei vari contesti istituzionali e comunitari in cui il nostro comune ruolo ai vertici di organizzazioni, pur nella diversità dei mondi che rappresentavamo, ci ha portati ad incontrarci. Abbiamo trovato in Lucio Mastroberardino un interlocutore sempre attento e motivato, capace di portare avanti le sue idee con lucida determinazione. Alla famiglia e a tutti i suoi collaboratori giungano le nostre più sentite condoglianze. Adriano Orsi, Presidente del Settore Vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative
“Ho sempre provato grande ammirazione per tutta la famiglia Mastroberardino – ricorda Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini – che grazie a mio padre Vittorio ho conosciuto la prima volta tanti anni fa. Li ho sempre ammirati come i paladini del rilancio del vino campano ed italiano di eccellente qualità. Con Lucio abbiamo da subito creato un ottimo rapporto di stima, amicizia ed ammirazione. Abbiamo condiviso più volte la ricerca costante di valorizzare il nostro settore che si è concretizzata grazie alle presidenze delle nostre federazioni di settore con cui abbiamo da subito cercato di condividere i vari dossier e tramutare le problematiche in soluzioni vincenti per tutti. Ne conserverò sempre il ricordo di un amico caro, determinato, convinto e sempre solo propenso a fare del bene e sono tanto vicino a tutta la sua famiglia perché possa continuare i bellissimi insegnamenti che Lucio ci ha dato”.
“Caro Lucio, in momenti come questo ci sarebbero tante cose da scrivere e da raccontare, ma le poche righe a disposizione non possono contenerle tutte. Sento il dovere, tuttavia, di ricordare a tutti quanto sei stato legato alla nostra comune casa, Unione Italiana Vini, e alla componente che rappresento, Anformape, per la crescita e il successo del vino italiano nel mondo. Grazie a te, l’opera di grande collaborazione già bene iniziata da Andrea Sartori ha potuto proseguire nel migliore dei modi, portando le imprese vinicole e di filiera a risultati impensabili fino a qualche anno prima. Di te ricorderemo la fermezza e la serietà nel difendere le posizioni di categoria, nel cimentarsi in mille battaglie, ove spesso hai chiesto a me di poter essere al tuo fianco. Ma di te voglio soprattutto ricordare lo spirito di sacrificio e dedizione al lavoro, anche e soprattutto in questi ultimi mesi, che ti ha portato a non vacillare nemmeno per un attimo davanti alle tante difficoltà che ruotano in questi anni intorno al mondo imprenditoriale, ma nemmeno davanti alla malattia, dando esempio di professionalità ma anche di tanta umanità a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di starti vicino. Ciao Lucio, un ultimo caro abbraccio dal tuo amico Marzio e da tutti gli imprenditori che in Anformape hanno trovato la loro dimora naturale”. Marzio Dal Cin – Presidente Anformape
So che le parole non servono in momenti come questi, e che il dolore è enorme. Non ci sono parole o gesti che possono colmare il vuoto della perdita di Lucio. Voglio ringraziare il mio presidente per essere stato un esempio capace, anche nei momenti più disperati, di aprire il suo cuore e condividere con me tutta la sua vulnerabilità e la sua impotenza. Il vero grande atto di coraggio che un uomo possa fare di fronte ad un altro. Addio e grazie amico caro. Stefano Graziani, presidente di Med.&A.
Meno di dieci anni mi dividevano da Lucio abbastanza però per ricordarlo molto giovane e molto attivo nell’Associazione Nazionale Giovane Agricoltori che allora presiedevo ed anche nella Sezione Vitivinicola di Confagricoltura, poi per anni non ci siamo più incontrati se non in giro per il mondo a qualche manifestazione di promozione del vino. Dal giugno del 2010 con il suo avvento alla Presidenza dell’UIV ci siamo visti e sentiti molto: incontri, discussioni, scontri destinati poi a sfociare in soluzioni fortemente condivise. Lucio era così, caldo come il sole della sua Irpinia, deciso nel sostenere le proprie idee ma anche capace di trovare le soluzioni ad ogni problema che abbiamo affrontato. In meno di due anni, partendo dagli scontri iniziali, siamo riusciti a condividere un progetto che coinvolge UIV, la Federdoc, Valoritalia, una nuova costruzione che, ne sono certo, darà grandi frutti per il mondo del vino italiano. Il nostro ricordo, il ricordo di tutto il mondo del Consorzi dei Vini a Denominazione d’Origine sarà questa nuova costruzione che completeremo ricordando la determinazione ed il sorriso di Lucio. Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Federdoc
Con la prematura scomparsa di Lucio Mastroberardino, l’enologia italiana perde uno dei suoi più validi protagonisti che ha contribuito con successo, personale ed aziendale, all’affermazione del vino italiano, e campano in particolare, nel mondo. Lucio è stato un appassionato viticoltore, stimato Presidente di Unione Italiana Vini, prezioso amico di Vinitaly. Tutti noi di Veronafiere lo ricordiamo con profonda commozione e gratitudine, anche per le sue doti umane di schiettezza e serietà, ironia ed educazione che tanto mancheranno a tutti. Siamo vicini e partecipi al dolore della sua famiglia e ci uniamo al cordoglio di tutto il mondo del vino che lo ha profondamente stimato ed amato. Ettore Riello, Presidente Veronafiere
Sono rimasto profondamente scosso dopo aver appreso la notizia della scomparsa di Lucio Mastroberardino, giovane uomo fiero e mai rassegnato.
L’ho conosciuto qualche anno fa anno fa e mi è stata subito chiara la sua lungimirante visione d’insieme del mondo del vino, la grande capacità di guardare oltre la sua Regione -la Campania, della quale è stato protagonista importante- e al di là dei confini italiani. Mi ha colpito molto anche la lucidità e l’amore con i quali affrontava il mercato enologico internazionale.
Ciò che non dimentico di lui è la dimostrazione di straordinario coraggio e tenacia, la voglia di vincere un male oscuro, che ha cercato strenuamente di sconfiggere fino alla fine.
Alcuni mesi fa abbiamo trascorso un po’ di tempo insieme qui a Gambellara e abbiamo parlato di vino, dell’Unione Italiana Vini e di quanto si potesse fare per unire ancor più il nostro settore e migliorare la nostra associazione, da entrambi percepita come la “casa” comune di tutti i produttori del vino italiano, piccoli e grandi.
Da Presidente caparbio e appassionato -come d’altronde era l’uomo-, lui considerava davvero l’Unione Italiana Vini la sede migliore dove portare il confronto, condividere opinioni e strategie in nome del progresso del nostro settore. Mai una volta ha smesso di guardare lontano con una volontà e una determinazione che ricorderò sempre.
Mi auguro che la nostra associazione e tutti noi produttori vinicoli riusciremo a portare avanti la visione di Lucio e a concretizzare le idee e i progetti intrapresi con lui, per valorizzare ulteriormente l’immagine vincente del vino italiano nel mondo, specchio di un’Italia radicata nella terra, ingegnosa, capace e che al lamento preferisce rispondere con il lavoro.
Questo ha insegnato Lucio Mastroberardino al nostro settore, questo porteremo con noi ogni giorno nei nostri piccoli e grandi gesti quotidiani. Gianni Zonin
E’ molto difficile per me in questo momento vincere la commozione che sovrasta ogni altro sentimento. Lucio è stato un vero amico, sempre vicino e sempre al mio fianco nell’affrontare le tante difficoltà e le responsabilità che ci eravamo presi nel volere coraggiosamente cambiare l’ associazione. Coraggio che non gli è certo mai mancato anche quando accettò di succedermi nella presidenza, in un periodo molto difficile e con tanto lavoro ancora da compiere. Ma il lavoro non ha mai spaventato Lucio che con il suo instancabile impegno professionale è stato un grande ambasciatore del vino italiano. Così capitava spesso di incontrarci durante i nostri viaggi, magari casualmente in un aeroporto oppure in qualche manifestazione o a cena nei ristoranti del mondo e di sentirci quasi quotidianamente per scambiarci informazioni ed opinioni. Se da un lato è stato un grande dolore apprendere dalle sue stesse parole la terribile malattia e poi vederlo progressivamente debilitare, credo che il coraggio e la dignità che ha dimostrato a tutti in questo periodo spaventoso siano per me un grande insegnamento di vita. Mi mancherà molto, ma spero che con il tempo mi rimangano nel cuore solamente i ricordi più belli e la consolazione che ora è libero dalle sofferenze e cammina tra i vigneti del cielo. Andrea Sartori, ex presidente di Unione Italiana Vini
La scomparsa di Lucio mi ha lasciato un profondo senso di tristezza e sconforto. Si pensa sempre che una persona a 45 anni abbia ancora tutta una vita davanti da vivere, la vicenda di Lucio invece è la prova che non bisogna mai dare nulla per scontato, al contrario vivere intensamente ogni giorno, dando un senso e un valore alla vita che ci è stata donata. Porto con me il ricordo e il suo esempio: una grande forza di volontà, l’impegno e la dedizione in tutto ciò che faceva, la passione per il mondo del vino, il desiderio di contribuire realmente a migliorare il nostro sistema. Il modo in cui ha lottato contro la malattia, continuando a dedicarsi fino alla fine, all’azienda e all’associazione, sono stati una grande lezione di vita. Grazie Lucio per la fiducia e la stima che mi hai accordato in questi tre anni, per l’opportunità di far parte del gruppo, di imparare e crescere. Cercherò nel futuro di portare avanti i valori condivisi, la voglia di fare associazione e sistema, la passione e l’impegno per il mondo del vino. Carlotta Pasqua, Presidente AGIVI, Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani
Caro Lucio, ti scrivo come fossi qui accanto a tutti noi, perché tu sarai sempre nei nostri cuori. Abbiamo trascorso molti momenti insieme, sia di lavoro che di amicizia e stima reciproca. Amavi il vino da vero produttore, amavi la tua famiglia, la tua terra, l’onestà dei gesti faceva di te ai miei occhi una brava e vera persona, cose preziose ed inestimabili al giorno d’oggi. Mi sentirò sempre onorato e privilegiato ad averti avuto come amico, collega e presidente. Noi del vino ti dobbiamo tanto per l’esempio concreto delle tue azioni, una eredità preziosa per tutti noi. Ciao amico mio. Marcello Lunelli
E’ con vivo rammarico che ho appreso la notizia della prematura scomparsa del nostro Presidente Lucio Mastroberardino. Lucio oltre che un collega produttore ed un compagno in Unione Italiana Vini è stato soprattutto un caro e prezioso amico. Con lui, io ed altri colleghi produttori, abbiamo avuto il privilegio di condividere un’esperienza ricca ed indimenticabile in seno all’associazione, un percorso costruttivo e stimolante che ha visto per lui il meritato traguardo e coronamento nell’elezione alla presidenza dell’UIV. Lucio era una persona di grande spessore, pacata e riflessiva, con cui spesso era piacevole confrontarsi e conversare sulle problematiche afferenti al nostro settore. La passione per il vino e la professionalità che lo hanno da sempre contraddistinto hanno reso Lucio uno dei più validi protagonisti del nostro mondo e la sua azienda uno dei punti di riferimento della realtà enologica del Mezzogiorno. Il suo operato professionale ed istituzionale ha senza ombra di dubbio contribuito a dare lustro al settore vitivinicolo italiano.
Porgo a Lucio il mio più caro ed affettuoso saluto, e lo ringrazio per essere stato per tutti noi un costruttivo esempio ed un importante punto di riferimento. Mi stringo infine al dolore e al cordoglio della famiglia che abbraccio idealmente con sentita commozione. Alberto Medici, Medici Ermete & Figli SRL
Ci sentivamo spesso io e Lucio anche se ci vedevamo poco – ricorda Salvatore Cuoci, responsabile ocm vino – Regione Campania -. Mi chiamava soprattutto per un confronto sulla normativa, sull’opportunità di un bando, sulle cose che bisognava fare a favore dei viticoltori, di tutti i viticoltori del suo territorio e della Campania. Abbiamo lavorato agli stessi tavoli regionali e nazionali, ci siamo confrontati e a volte anche scontrati, ma prevaleva in lui sempre quel senso di umanità, preparazione, educazione e la gran voglia di fare e fare bene che coinvolgeva tutti. Ho appreso con dolore e sconforto la notizia della sua prematura scomparsa e ne sono rimasto molto turbato. Perdiamo un amico, una persona squisita, uno che ha dato corpo, sostanza e anima alla viticoltuta intera. Non potrò scordarti. Un forte abbraccio”.
E’ scomparso, oltre che un amico, una persona di spicco della vitivinicoltura campana, che tanto ha contribuito alla rinascita del vino campano. Il suo impegno profuso nelle varie associazioni, dalla Confagricoltura alla Unione Italia Vini, ai Consorzi di Tutela, ha testimoniato che l’associazionismo è un valore importante da coltivare, specie al Sud. Siamo vicine alla famiglia ed alla cara consigliera ed amica Daniela che siamo certe insieme a Paolo e Walter avranno la forza di proseguire il progetto familiare anche per Lucio. Elena Martusciello, Presidente Nazionale Le Donne del Vino
Carlo, Giorgio, Umberto Pasqua con il personale dell’ Azienda e le proprie Famiglie, sono affettuosamente vicini alla famiglia Mastroberardino e ricordano con stima, simpatia e preghiera il caro Lucio e le sue capacità professionali e di guida, nonché il suo tratto di profonda umanità. Giorgio Pasqua
Ho conosciuto Lucio e tutta la sua famiglia tantissimi anni fa, Lucio era studente e da subito ho avuto con tutti loro un rapporto di affetto e stima sincera. Oggi sono tanto addolorata e infinitamente vicina a tutta la famiglia. Voglio inviare un abbraccio a Walter con cui mi trovo a condividere un dolore che segna tutta la vita. Vi voglio bene. Giuseppina Viglierchio
Con immenso dispiacere ho appreso la scomparsa del Presidente Lucio, di lui ricordo il profondo senso di appartenenza verso l’Associazione Unione Italiana Vini, la grande competenza, l’operosità instancabile, e soprattutto in questi ultimi mesi il coraggio e la dignità con cui ha affrontato la malattia, sempre preoccupato per i suoi affetti e le sue responsabilità e mai per se stesso. Arrivederci Lucio. Con profondo cordoglio. Daniele Simoni, Schenk Italia
“Lo scorso 29 gennaio, soprafatto da una malattia incurabile, ci ha lasciati per sempre Lucio Mastroberardino. L’ultima volta che l’ho sentito aveva una voce stanca, ma non remissiva. Abbiamo scherzato sul futuro. Un’ipotesi che forse lui già sapeva non gli sarebbe stata concessa.
Lo sollecitavo a pensare che, appena si sarebbe rimesso, avremmo ripreso i discorsi sulla pubblicità istituzionale, sulla lotta alla burocrazia, sulla conoscenza della consistenza del vigneto e della cantina Italia, su come migliorare il coordinamento dei controlli.
Era un enologo e un imprenditore di grande valore, artefice con il fratello Paolo di una realtà tra le più qualificate a livello nazionale. Chiamato a presiedere la Confederazione Italiana della vite e del vino, ha svolto il suo incarico fino all’ultimo con grande trasporto, competenza e passione.
Un professionista capace ed impegnato che si era messo a disposizione, in gioco, per avvalorare un progetto obbiettivo e trasparente. Lucio era convinto della necessità di un profondo cambiamento, un risultato che diceva si sarebbe potuto raggiungere a piccoli passi, rimanendo uniti, eliminando interessi, personalismi ed individualismi.
Frasi fatte? No, convinzioni in cui Lucio credeva e che trasparivano in ogni suo intervento: da quello al Congresso nazionale di Assoenologi di Orvieto nel 2011 all’ultima Assemblea generale dell’Unione Italiana Vini. Era un innovatore giovane, battagliero e consapevole della complessità di un settore ricco di problemi e di contraddizioni, ma sicuro che, con il tempo, la sua filosofia sarebbe uscita vincente.
E lui, Presidente di una organizzazione importante e qualificata, come l’Unione Italiana Vini, si sentiva addosso tutta la responsabilità del suo ruolo, il peso delle sue convinzioni, l’importanza degli obiettivi che voleva raggiungere, lottando contro vecchie impostazioni.
In più occasioni ci siamo consultati, spesso abbiamo animatamente discusso ma sempre ci siamo lasciati in termini costruttivi. Unico nostro obiettivo era il progresso del comparto vitivinicolo, lui dalla parte degli imprenditori, io da quella dei tecnici, dei dipendenti, nella consapevolezza che, al di là della retorica, ‘uniti si vince e disuniti si perde’.
Ricorderò sempre una frase che mi disse ad Orvieto: ‘Occorre tempo per sviluppare e realizzare un progetto’. Un tempo che un inesorabile destino gli ha negato.
Quanti confronti e quanti progetti in questi anni. Ci abbiamo creduto e provato insieme. Ora te ne sei andato, senza rumore, come nel tuo stile, lasciando un vuoto incolmabile nei tuoi cari, negli amici, in tutti coloro che ti hanno conosciuto e stimato.
Addio grande Lucio. In me, come in moltissime altre persone, rimarrai sempre vivo e presente con il tuo sorriso e con la tua grande forza di combattente onesto e trasparente. Ciao Lucio. Giuseppe Martelli, direttore Assoenologi
Con profonda costernazione e immensa gratitudine dedichiamo un pensiero a Lucio, il nostro Presidente che ci ha prematuramente lasciati. La strada percorsa con Lui, in questi anni, non certo parca di ostacoli e imprevisti, ci ha consentito di apprezzarne le grandi doti e il forte senso di responsabilità. Uomo di “visione”, garbato ma tenace, ha fondato ogni sua scelta sull’amore per la terra d’origine, per l’attività aziendale e per il vino. Con straordinaria intelligenza e lungimiranza ha guidato l’Associazione, raggiungendo importanti traguardi e meritando la stima dell’intera rappresentanza del mondo del vino. Forte era il suo rispetto per le Istituzioni e l’amore per la Famiglia. Ci ha lasciato una preziosa eredità, fatta d’impegno, passione e lealtà. Ai suoi cari va la nostra vicinanza. Paolo Castelletti
Caro Lucio, in questi 10 anni trascorsi insieme hai dato un contributo di pensiero ed azione alla profonda trasformazione di Unione Italiana Vini. Con la stessa passione con la quale hai sviluppato la tua azienda portandola a riconoscimenti a livello internazionale (con un agire che considero epico), hai con grande determinazione difeso la leadership dell’ Unione Italiana Vini come associazione di riferimento per il vino italiano. Con coraggio hai proposto sfide ambiziose, capaci di interpretare i fenomeni nel lungo termine, nonostante la tua Presidenza sia arrivata in un momento di grave crisi dei mercati mondiali, costringendoti da subito a coniugare le istanze di una filiera vitivinicola preoccupata e poco propensa ad accogliere progetti di interesse collettivo a lungo termine. Con la tua esperienza di enologo, di esperto di politica vitivinicola e di mercato, sei entrato in modo competente nel merito delle questioni che hanno riguardato i laboratori, la consulenza, l’informazione, la promozione e la fiera delle tecnologie del vino. Arrivederci Lucio! Francesco Pavanello
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