Un 2012 all’insegna dell’export e un 2013 iniziato con fiducia nelle potenzialità del settore nonostante la crisi. Le imprese aderenti ad Assodistil, l’associazione nazionale industriali distillatori di alcoli e acquaviti, riunite in assemblea, a Roma, hanno fatto il punto sullo stato di salute e sulle aspettative future del comparto. Che, nonostante il calo delle vendite interne e una lieve contrazione dei fatturati, sembra aver reagito meglio alle difficoltà finanziarie rispetto ad altri settori.
Secondo i dati del 2012, illustrati dal presidente Antonio Emaldi nella relazione annuale, infatti, sia la produzione che l’export sono stati caratterizzati dal segno più. Rispetto allo scorso anno, le acquaviti hanno registrato un aumento della produzione del 16%, la grappa del 18% e l’acquavite di vino del 14%. Emaldi ha spiegato che per fronteggiare il calo delle vendite nazionali, in particolare di Grappa (-5%) e Brandy (-7%), le imprese hanno puntato ancor di più sull’export, ricercando anche nuovi mercati di sbocco. “Grazie all’export le nostre imprese, per lo più a conduzione familiare sono riuscite ad aumentare la competitività” ha affermato il presidente Assodistil. A guidare la crescita dell’export la grappa con un +15% (+8% in bottiglia, +40% prodotto sfuso). “La grappa, in particolare, riesce a ritagliarsi nuovi spazi anche in paesi che, oltre ad essere consumatori, sono anch’essi produttori e questo è esemplificativo dell’elevato standard di qualità raggiunta”.
Con il 62% di prodotto importato in bottiglia, il principale importatore di grappa resta sempre la Germania, a cui si aggiungono Svizzera e Austria. Ma i risultati migliori del 2012 vengono dall’Oriente: in Thailandia l’export è lievitato del 60%, nelle Filippine del 40%, in Giappone del 20% e in Taiwan del 76%. Aumentati i volumi importati anche dall’Europa dell’est, dove la sorpresa sono Estonia (+10%), Lettonia (+24%), Slovacchia (+13%) e Albania (+64%).
Nel corso dell’assemblea, a cui sono intervenuti anche l’ex ministro Mario Catania, il presidente della Commagri del Parlamento europeo Paolo De Castro, il presidente di Federalimentare Filippo Ferrua ed Ersilia Moliterno, della Dg Agricoltura della commissione Ue, si è inoltre discusso del tanto atteso riconoscimento da parte della Commissione Europea del vincolo di imbottigliamento nella zona di origine per la grappa, la cui scheda tecnica per la Ig è stata depositata a Bruxelles dal ministero delle politiche agricole 18 mesi fa. La misura è stata richiesta a gran voce dal comparto in quanto, come ha spiegato Cesare Mazzetti, presidente del comitato nazionale acquaviti di Assodistil, “è volta a tutelare l’autenticità del prodotto soprattutto in quei Paesi dove viene trasportata e commercializzata allo stato fuso perché c’è il timore che venga miscelata con prodotti diversi e venduta lo stesso come grappa italiana”.
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