Il governo australiano ha stanziato 50 milioni di dollari una tantum (più di 32 milioni di euro) per lo sviluppo dell’export vinicolo e la promozione del turismo del vino. Come si legge sul sito del Ministero dell’Agricoltura, l’Export and Regional Wine Support Package (ERWSP) e i suoi relativi finanziamenti verranno gestiti dalla Australian Grape and Wine Authority (Wine Australia). Il piano della durata di quattro anni si svilupperà attraverso altrettanti programmi.
Il primo programma, cui va il finanziamento più consistente (32,5 milioni di Aud), è teso ad accrescere la domanda internazionale di vino australiano e si attuerà soprattutto attraverso campagne di marketing (in particolare verso Cina e Stati Uniti).
Un secondo programma (stanziati 3 milioni di Aud) sarà dedicato alla creazione di piani specifici di business per la Cina (tra i due paesi è attiva il China-Australia Free Trade Agreement, si veda qui).
Il terzo programma, del valore di 10 milioni di dollari australiani, è invece finalizzato alla promozione del turismo del vino nelle diverse zone di produzione australiane.
Un quarto pezzo del finanziamento (stanziato mezzo milione di dollari) è invece disponibile per lo sviluppo delle esportazioni di sidro.
Tra i primi obiettivi dichiarati del ERWSP vi è: la crescita dell’export fino a 3,5 miliardi di dollari australiani entro il 2022, quindi una crescita annua del valore delle esportazioni dell’8% e la crescita del prezzo medio del vino del 15%.
Alla realizzazione delle quattro direttrici del piane collaboreranno Australian Vignerons e la Winemakers’ Federation of Australia che in un comunicato stampa dello scorso 14 novembre si dice particolarmente ottimista sul futuro del settore vitivinicolo australiano anche in funzione del ERWSP.
FEB
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