La ripresa del mercato dello Champagne non avverrà prima del 2014 o forse del 2015. È questa l’autorevole opinione di Steve Chartres, direttore del corso di Champagne Management alla Reims Management School, una delle venti più importanti scuole di Business d’Europa.
Sebbene, dunque, diversi economisti abbiano previsto una ripresa dell’economia globale nell’anno in corso, per lo Champagne si dovrà ancora attendere, dopo un primo semestre 2012 nel quale le esportazioni sono calate del 6,5%, un secondo semestre per il quale gli esperti temono risultati non incoraggianti, e un’Eurozona ancora in difficoltà (l’Europa conta per l’80% nell’export di questo vino).
Secondo Chartres, lo Champagne è un affidabile indicatore dell’economia ed è necessario che i produttori, per garantirsi una prospettiva di lungo termine, sappiano adattarsi ai cambiamenti del mercato che la crisi ha comportato.
Bene hanno fatto quelli che hanno saputo guardare ai mercati emergenti, Asia in testa; tuttavia non tutti hanno avuto la possibilità di diversificare e sono stati costretti a trovare nuove soluzioni di vendita in Europa mercato dove però lo Champagne ha perso vigore per la concorrenza di altri sparkling wine.
FEB
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