Cogeca, la Confederazione generale delle cooperative agricole dell’Unione europea, ha da poco pubblicato uno studio dal titolo “Sviluppo delle cooperative agricole nell’Ue 2014” nel quale, basandosi sulle informazioni fornite dai suoi associati, approfondisce la performance economica e le caratteristiche strutturali delle cooperative agricole dell’Ue (incluse le organizzazioni di produttori che hanno forma legale cooperativa).
Lo studio passa in rassegna tutti i 28 Stati membri e fornisce informazioni dettagliate per settore, dando modo di verificare come si posiziona la vitivinicoltura all’interno dell’ampio e variegato panorama europeo della cooperazione.
La prima evidenza è che nella top-100 dei fatturati del 2013 non compare nessuna cooperativa specificamente vinicola, mentre risultano molto presenti quelle del latte (se ne contano 32) e della carne, ma anche quelle multifunzione o specializzate nelle forniture agricole. Proprio nel ramo delle forniture agricole opera la principale cooperativa agricola europea, la tedesca Bay Wa, vero colosso, che nel 2013 ha sfiorato i 16 milioni di euro di fatturato.
Per trovare la più grande cooperativa vinicola dell’Unione bisogna invece scendere molto nella graduatoria globale. In compenso la prima che si incontra è italiana: si tratta di Caviro, che vanta un giro d’affari di oltre 300 milioni di euro.
Ma non finisce qui. Tra le prime 10 cooperative vinicole dell’Ue per fatturato, l’Italia occupa ben sette posizioni. Le restanti tre sono detenute dalla Francia, in due casi con cooperative di champagne. Stupisce e non poco per via dei volumi prodotti l’assenza dalla top 10 delle cantine cooperative spagnole.
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