Un recente sondaggio della rivista cinese Fortune Character Magazine, cui hanno partecipato 679 ricchi consumatori cinesi, ha rivelato che il 27% di questi ammette di non conoscere nulla in fatto di vino. Il 2013 Cina Wine Report, questo il titolo dell’inchiesta, indica poi che poco più della metà degli intervistati manifesta d’avere solo una qualche conoscenza in merito, mentre il solo 9% si dichiara appassionato e intenditore di vino.
Come scelgono allora il vino i ricchi cinesi?
Il 28% punta sul marchio noto, il 24% sull’annata, il 17% si fa consigliare da parenti e amici (a riguardo si veda qui quanto a livello globale ha tracciato recentemente Nielsen); il passaparola è, tra l’altro, considerato dall’élite cinese più attendibile dei media.
In Cina si compra vino soprattutto come dono, 27% dei consumatori benestanti, il 18% dichiara invece di averne acquistato per stare “al passo” con le ultime tendenze del mercato. Il vino si rivela poi ancora un forte status symbol in Cina: il 37% dei ricchi cinesi ha ammesso di considerare il buon vino soprattutto come strumento per impressionare il partner d’affari, altri addirittura dichiarano di averne acquistato bottiglie di fine wine per mostrarle sugli scaffali di casa piuttosto che per berle.
Senza dubbio i dati sopra riportati confermano, se ce ne fosse bisogno, che il mercato cinese del vino è ancora lontano dalla maturità.
Si segnala però che, come nota The Drink Businnes, i risultati del “2013 Cina Wine Report” di Fortune Character Magazine sono in aperto contrasto con un’altra ricerca recentemente pubblicata, l’Hurun Report 2013 – Wealth Report. Secondo quanto rilevato dall’Hurun Research Institute, infatti, il 50% dei milionari cinesi avrebbe dichiarato di essere intenditore di vino rosso, bevanda indicata dal 49% come l’alcolico preferito, seguito da whisky (16%), liquori locali (15%), Champagne (12%), cognac (8%).
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