La Fédération des Exportateurs de Vins & Spiritueux de France (FEVS) ha rilasciato il 10 febbraio 2016, durante una conferenza stampa (si veda qui il pdf in lingua francese con le figure principali), i dati sull’export francese 2015. Le spedizioni all’estero di vino e spiriti si sono incrementate lo scorso anno sul 2014 del 8,7% in valore (raggiunto un volume d’affari di 11,7 miliardi di euro), perdendo tuttavia il 3,6% in volume (per un totale di 188 milioni di casse).
La bilancia commerciale del settore ha segnato 10,4 miliardi di euro, +9,5% sull’anno precedente. Champagne e Cognac fanno insieme il 77% della crescita del fatturato.
Le performance di vino e spiriti rendono questo comparto la seconda più importante industria d’esportazione francese, dopo quella aerospaziale e prima di quella dei cosmetici e dei profumi.
Il vino conta per il 68% nelle esportazioni, per un valore di 7,9 miliardi di euro (+6,7%); i superalcolici il restante 32% (e 3,7 miliardi di euro).
Più nello specifico, e guardando tutto il settore vino e spiriti, i due terzi del valore delle spedizioni è rappresentato da Champagne (23%), Cognac (22%), Bordeaux (16%) e Bourgogne (6%). Mentre in volume la parte del leone è fatta dai vini IGP (21%), dal Bordeaux (12%) dallo Champagne (6%). Il 28% del volume esportato riunisce i due terzi del valore.
Restringendo il campo al solo vino si nota che in valore lo Champagne prende il 34% delle esportazioni, seguito da Bordeaux 23%, vini a IGP (10%), Borgogna (9%), altri AOP (6%), Vini della Vallee du Rhône (5%); il restante 12% è composto da altri vini.
In generale il volume del vino esportato è calato del 3,6% (per un totale di 138 milioni di casse). Il valore totalizzato dalle esportazioni di superalcolici è stato di 3,7 miliardi di euro (+13,2%), il volume di 48 milioni di casse (-3,7%).
Guardando alle destinazioni, tra i 202 paesi dell’export francese di vino e superalcolici, i primi 20 mercati prendono l’88% del valore (10,3 miliardi di euro), le altre 182 destinazioni il restante 12% e dunque 1,4 miliardi di euro.
I soli Stati Uniti valgono 2,6 miliardi di euro (tra vino e spiriti), e hanno fatto registrare una crescita sul 2014 del 28%. Il Regno Unito (sempre totale vino e spiriti) vale 1,4 miliardi di euro (+5%). La Germania 850 milioni di euro (in calo del 10%); la Cina 832 milioni di euro (+23%). Singapore 791 milioni di euro (+1%).
IL 44% delle esportazioni di vino è verso paesi UE (per 3,5 miliardi di euro, valore in linea con quello 2014); il 23% è verso l’Asia (1,8 miliardi di euro e +12% sul 2014), il 21% verso il Nord America (1,7 miliardi di euro, +21%); il restante 12% raggiunge altre destinazioni (0,9 miliardi di euro e +12% sul 2014).
FEB
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