di Laura Zamprogno
Comunicare la socialità e la cultura del vino, condividendo un percorso di esperienza sensoriale che unisce le persone e che supera ogni forma di barriera. È questo uno dei “Mille volti del nuovo Onav” con cui l’associazione ha presentato recentemente, presso l’Urban Center di Milano, i suoi nuovi progetti.
A cominciare dai corsi di formazione dedicati agli ipo-non vedenti sviluppati in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che a partire dal prossimo autunno interesseranno l’intero territorio nazionale.
“Il nostro desiderio è di interpretare il mondo della sensorialità per entrare in un universo diverso dal nostro – ha spiegato Vito Intini, presidente Onav – . La collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi vuole abbattere ogni forma di barriera anche nel campo dell’enologia, per promuovere una cultura del vino aperta e accessibile a tutti”. I nuovi progetti rappresentano solo una parte – ha sottolineato Intini – dell’ampia offerta formativa promossa dall’organizzazione, che oggi conta 9 mila iscritti per un totale di 100 sezioni, e che è sempre più impegnata anche sul fronte internazionale per promuovere la cultura del vino italiano all’estero. Tanto che prossimamente vedrà affiancare alle sedi di Pechino, Shanghay e Bruxelles nuove sezioni negli Usa, in America del Sud ed in altre importanti capitali europee.
Soddisfatto il presidente di Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Lombardia, Nicola Stilla: “Ringrazio Onav per questo progetto che porta a unire le persone e a condividere insieme un percorso che, perché no, si traduce anche nel degustare insieme un buon bicchiere di vino! Questa iniziativa permette di avvicinare anche i non vedenti al mondo del vino: a supporto dei corsisti infatti verranno messe a disposizione materiale formativo in Braille e in formato audio. E magari un domani si potrà pensare di attivare un corso di formazione per veri e propri professionisti”.
A fianco dell’iniziativa in collaborazione con l’Unione Ciechi, Onav ha stilato anche un protocollo di intesa con l’Ente Nazionale Sordi e la società Cooperativa Sociale Segni di Integrazione per avviare corsi specifici dedicati ai non udenti. Un’occasione bellissima come l’ha definita Renzo Corti, presidente Ente Sordi Lombardia, con cui oggi si comincia a scrivere una importante pagina di storia insieme.
O.N.A.V. è..? La parola ai wine lovers
Ma il vino ha anche una storia da raccontare, fatta di cultura, arte e musica, di sapere e istruzione, elementi con cui ha espresso nei secoli l’essenza stessa dell’italianità. Così Pia Donata Berlucchi, vicepresidente Onav, nel suo intervento ha ricordato l’impegno dell’associazione nel promuovere il vino anche attraverso percorsi di avvicinamento nelle scuole, per una corretta informazione ed educazione dei giovani, come avviene già in altri paesi europei. Oltre a specificare come il vino sia di fatto anche convivialità e spunto per la creatività. Proprio sotto questo segno Onav ha scelto di rinnovarsi, per comunicare in maniera ancora più immediata al pubblico la propria identità e la propria mission promuovendo il concorso “O.N.A.V. è…?” aperto a tutti i soci Onav e ai wine lovers. Obiettivo: ribattezzare la sigla storica con un aforisma breve ma eloquente, che rispecchi appieno la filosofia dell’associazione. Le proposte – il termine per l’invio è fissato entro il 15 giugno – saranno valutate da una giuria straordinaria composta da Sveva Casati Modignani, Bruno Vespa, Giovanni Mantovani e Lamberto Vallarino Gancia. In palio al vincitore un premio che sancisce il rapporto tra mondo dell’arte e vino, un gioiello offerto dal Maestro Orafo Gerardo Sacco. “Oggi il mondo del vino è fantasia, competenza, creatività e tutto ciò grazie a chi il vino lo fa di mestiere” ha sottolineato Sveva Casati Modignani, che salutando l’amica Elena Martusciello – presidente dell’Associazione “Le donne del vino” presente alla conferenza stampa – ha ricordato il ruolo delle imprenditrici vitivinicole “figlie d’arte” che hanno saputo portare avanti brillantemente l’attività ereditata dai propri padri. Lamberto Vallarino Gancia si è invece soffermato sul ruolo centrale della comunicazione: “Dietro al vino c’è un mondo straordinario – ha affermato – : dagli anni ‘80 ad oggi c’è stata una vera e propria rivoluzione nel mondo del vino. Dietro alla ricchezza dei nostri territori, alle nostre 500 Docg e Doc, c’è il genio italiano. Per questo dobbiamo continuare a inventare e comunicare. Siamo il Paese della bellezza e per questo dobbiamo valorizzare le nostre unicità. Abbiamo qualcosa di unico che dobbiamo far conoscere ai consumatori. Tutti devono poter avere la possibilità di conoscere il vino e Onav, attraverso il suo impegno formativo, permette a tutti di scoprirlo”. E ha poi concluso: “Un aforisma per Onav? Io l’ho già trovato ed è Oggi Noi Abbiamo Vinto”.
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