La SAWIS, South African Wine Industry Information & Systems, ha pubblicato lo scorso 15 gennaio un report sul settore vino sudafricano, prendendo in considerazione gli sviluppi degli anni 2008-2013 e tracciandone del dimensioni economiche dell’anno 2013.
Si tratta del Final Report – Macroeconomic Impact of the South African Economy (also with reference to the Impacts on the Western Cape).
Ne emerge, innanzitutto, che il settore vitivinicolo sudafricano ha incrementato negli ultimi anni il suo apporto al prodotto interno lordo del paese, creando anche nuovi posti di lavoro.
Tra il 2008 e il 2013 non è stata tanto la modesta richiesta locale e spingere il settore, quanto l’incrementarsi delle esportazioni. Il Sudafrica è, infatti, l’ottavo paese al mondo per esportazioni di vino (in volume).
Nel 2013 l’industria del vino sudafricano ha pesato per l’1,2% nel Pil nazionale, sostenendo quasi 290.000 posti di lavoro, tra diretti e indiretti. Si tratta, in termini numerici, di un apporto al Pil di 3,18 miliardi di dollari nel 2013, il 37,8% in più rispetto al 2008; i nuovi posti di lavoro tra 2008 e 2013 sono stati invece calcolati nella misura di 14000 unità.
Guardando alla crescita della domanda domestica l’incremento in cinque anni è stato del 34%, mentre le spedizioni oltre confine sono raddoppiate e nel 2013 il 54% del vino sudafricano è stato inviato all’estero. A proposito di esportazioni di vino si prevede che queste cresceranno ancora nei prossimi anni, in particolare in funzione dei nuovi accori commerciali tra Sudafrica ed UE che prenderanno il via nel 2016.
Altre opportunità per il vino sudafricano verranno offerte dalla crescita dei consumi nel continente africano, fenomeno di cui il Corriere Vinicolo trattato a più riprese nei mesi scorsi (si legga ad esempio qui il primo di una serie di mini-speciali dedicati all’Africa).
FEB
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