Wine America ha pubblicato il 26 marzo i risultati di un primo sondaggio sull’impatto della crisi del Covid-19 sull’industria del vino statunitense effettuato tra le aziende vinicole del paese.
All’indagine hanno partecipato, rispondendo ad un questionario, 1085 cantine di 49 stati, quindi oltre il 10% di tutte le wineries degli Stati Uniti.
I questionari, inviati il 19 marzo e raccolti entro il 23 marzo, contenevano domande inerenti gli effetti complessivi della crisi in corso sull’occupazione, sulla produzione, sulle vendite, sulle spese e le perdite finanziari oltre che sul turismo del vino.
I dati raccolti indicano una situazione di crisi già evidente.
Occupazione. Le 1085 cantine coinvolte nel sondaggio impiegavano prima dello scoppio della crisi 11.043 lavoratori; di questi ben 4.496 sono stati licenziati nel mese di marzo 2020. Se dunque vi era prima dello scoppio dell’epidemia una media di 10 dipendenti per cantina, ben 4 su 10 sono stati già lasciati a casa (definitivamente o temporaneamente).
Il 19,7% delle cantine ha dichiarato di aver interrotto la produzione di vino, ma ben il 66,6% dichiara che la produzione è rallentata. A quasi tutte le aziende vitivinicole coinvolte è stata infatti raccomandata, o imposta, la riduzione o il blocco delle attività (per effetto di ordinanze statali per 1.030 cantine, federali per 311 cantine, della contea di appartenenza per 305 cantine, della città per altre 19 cantine). Le stesse attività hanno stimato un calo delle vendite del 63% per il mese di marzo, prevedendo un calo del 75% per il mese di aprile. Le spese aggiuntive, per pulizia e disinfezione o acquisto di prodotti diversi (disinfettanti per gli ambienti o per le mani) non utilizzati nella nomale attività, ammontano in media per 776 dollari per cantina nel mese di marzo. La media delle perdite previste nel mese di marzo è di $ 37.376 per cantina ($ 40.439.764 la somma delle perdite stimate dalle 1085 cantine intervistate). In merito all’impatto dell’emergenza in corso sul turismo, le cantine hanno stimato un calo dei visitatori del 75% a marzo (ogni azienda ha cancellato nel corso del mese in media 4 eventi, tra cene, degustazioni etc.).
In merito alle prospettive di ripresa, le cantine hanno dichiarato che se la crisi si risolvesse entro il 30 aprile, ci vorrebbero circa 12 settimane per una ritorno alla normalità in termini di occupazione, vendite e turismo. Il dettaglio dei risultati dell’indagine è disponibili qui.
FEB