Il vino è oggi ancora la bevanda alcolica preferita dai consumatori elvetici, ma una recente analisi di mercato evidenzia un calo dei consumi. Allo scopo di sondare l’evoluzione della percezione del vino in Svizzera, l’istituto di ricerche economiche e sociali M.I.S. Trend ha effettuato un sondaggio ponendo a un campione statistico di circa 3000 consumatori le stesse domande delle quattro interviste precedenti (anni 1999, 2004, 2008, 2013); si trattava di quesiti circa la struttura del mercato, la notorietà dei vini svizzeri, le abitudini di consumo e acquisto, l’immagine e il prezzo dei vini svizzeri in rapporto alla concorrenza.
La ricerca è stata è stata sovvenzionata da Swiss Wine Promotion, ente per la promozione del vino elvetico.
Il 77% degli intervistati ha dichiarato di essere consumatore di vino, mentre solo 6 su 10 hanno detto di essere prevalentemente consumatori di birra. Questa tendenza è più marcata tra le donne (solo il 50% beve birra). La percentuale dei bevitori di vino è però in calo rispetto al 2013 quando era dell’81%, e ciò è imputabile soprattutto ai consumatori residenti nella Svizzera tedesca e nel Ticino. L’età media in cui si comincia oggi a bere vino è 24 anni, ma lo studio rivela che rispetto a cinque anni fa la fascia di età tra i 20 e i 24 anni pesa meno dal punto di vista percentuale nei consumi (gli intervistati avevano al momento dell’intervista età compresa 18 ai 74 anni).
Cresce il consumo occasionale. Solo il 40% beve vino regolarmente (da una volta al giorno a una volta la settimana), era il 60% nel 1999, percentuale quest’ultima attribuibile oggi ai consumatori occasionali.
Solo il 20% dei consumatori svizzeri ritiene di essere esperto di vino, mentre l’80% dichiara di avere una scarsa conoscenza in merito (questa percentuale è cresciuta di 12 punti dal 1999 ad oggi). Cresce tuttavia l’indice di notorietà spontanea dei vini svizzeri: l’86% degli intervistati è ha citato la Svizzera quale paese produttore (è la stessa percentuale che si registra – secondo Mis Trend – in Francia e Italia), mentre nel 1999 la Confederazione elvetica era nominata spontaneamente quale produttore di vino dal solo 54% degli intervistati.
I vini locali sono identificati dai consumatori soprattutto per la loro particolarità e autenticità: tre quarti degli intervistati sostiene che siano all’altezza dei vini importati. Si riconosce inoltre l’importanza paesaggistica dei vigneti. Il 46% degli intervistati dichiara tuttavia di bere soprattutto vino importato (contro il 35% che beve prevalentemente vino locale). E’ la svizzera tedesca la regione più “esterofila” in fatto di vino: il solo 29% preferisce vino elvetico, percentuale che arriva invece al 52% nella svizzera francese (dove si concentra il 72% dei vigneti elvetici).
Il vino locale è bevuto soprattuto fuori casa. Quest’anno il 48% degli intervistati ha dichiarato di bere solamente o prevalentemente vino svizzero al ristorante (era il 41% nel 2004).
Motore della notorietà del vino elvetico è soprattutto il passaparola (80% degli intervistati), mentre la seconda motivazione d’acquisto sono le promozioni (60%). Significativo in proposito che l’80% dei consumatori abbia dichiarato di non essere condizionato nell’acquisto dalla pubblicità e dai social network. Internet è tuttavia una dei canali d’informazione più apprezzati dagli appassionati, ma le vendite on-line sono oggi ancora irrilevanti (solo il 3% degli intervistati acquista vino in rete). La grande distribuzione è il luogo privilegiato per l’acquisto di vino elvetico (40%), seguono per importanza gli acuisti effettuati direttamente dal produttore (25%), percentuale questa stabile da diversi anni.
FEB
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