La storia del vino in Argentina tra XIX e XX secolo rappresenta una tappa importante nello sviluppo della vitivinicoltura italiana moderna. Sulla scia delle necessità produttive e organizzative imposte da un mercato così lontano, maturarono infatti le condizioni che consentirono alla nostra vitivinicoltura di separarsi definitivamente dall’agricoltura, acquisendo le caratteristiche di un vero comparto industriale. E proprio l’Argentina, insieme agli Stati Uniti, diventò uno dei principali mercati internazionali in cui il vino italiano definì una precisa strategia di apertura commerciale.
Sulla terza pagina de Il Corriere Vincolo n. 30 del 27 settembre, Manuel Vaquero Piñeiro, Professore associato di Storia economica al Dipartimento di Scienza Politiche dell’Università degli Studi di Perugia, traccia un profilo storico della prima fortuna del vino italiano in Argentina, dove – già all’inizio del XX secolo – tra le 34 società vinicole attive a Mendoza, ben 27 erano in qualche modo riconducibili a emigrati italiani.