Secondo un recente sondaggio condotto da The Portman Group in collaborazione con la piattaforma YouGov, è in notevole aumento nel Regno Unito la popolarità degli “alcolici” low e no-alcohol (il sondaggio ha coinvolto a metà novembre 2167 consumatori di età maggiore di 18 anni).
I consumatori più giovani (18-24 anni) sono risultati essere i maggior consumatori di prodotti a basso contenuto alcolico o analcolici alternativi alle comuni bevande alcoliche. Quasi la metà degli intervistati di questa fascia d’età – il 44% – ha infatti dichiarato di considerarsi bevitore abituale o occasionale di questi prodotti (una percentuale di diversi punti superiore a quelle riscontrata in un simile sondaggio condotto nel 2022, cioè il 31%). Tra i più giovani britannici vi è anche la maggior percentuale degli astemi: il 39%.
In generale, sono più di un terzo tra gli intervistati (il 35%) coloro che si considerano bevitori (abituali o occasionali) dei prodotti alternativi low e no-alcohol (la percentuale era del 29% nel 2022).
Il 75% dei consumatori di bevande alcoliche e il 35% di coloro che si considerano non bevitori ha dichiarato di avere provato almeno una volta questi prodotti alternativi. Tra chi ne consuma è in crescita il numero di coloro che vi ricorrono proprio alternandoli alle bevande alcoliche durante la settimana, e l’83% di chi ne ha provati li ha scelti come alternativi ad un prodotto alcolico dello stesso marchio.
I risultati del sondaggio suggeriscono anche che i prodotti no e low-alcohol stanno partecipando alla moderazione dei consumi di bevande alcoliche nel Regno Unito, dato che il 23% degli intervistati ha dichiarato di aver diminuito, grazie a questi, il proprio consumo di bevande alcoliche (lo stesso era stato dichiarato dal 21% degli intervistati nel precedente sondaggio).
FEB