Lulie Halstead, Ceo di Wine Intelligence, ripercorrendo importanti studi di marketing pubblicati dai tempi della Grande depressione fino ai giorni nostri, ha individuato cinque grandi aree d’intervento su cui gli addetti al marketing del vino possono costruire le loro prossime strategie, quelle di oggi in tempo di crisi sanitaria e quelle di post Covid-19.
Le cinque focus area sono state schematizzate in un’infografica (di seguito riprodotta)
1 – Si continui ad investire nel marketing; ciò è oggi più che mai utile ed efficace, visto che nel momento in cui le aziende riducono la spesa in marketing ogni dollaro che viene investito in questa direzione diventa più efficace, perché porta ad un quota proporzionalmente più alta dello Share of Voice (SOV), e cioè del peso pubblicitario del marchio
2 – Puntare sui marchi più forti e popolari ( i core brands), perché nei momenti di crisi i consumatori tendono a tornare a scegliere ciò che è per loro più familiare; è questo un’atteggiamento che ci fa sentire più sicuri, in modo particolare quando l’esperienza d’acquisto è più difficile o diversa dal solito (come nel caso della necessità di acquistare on-line piuttosto che nel consueto punto vendita)
3 – Cogliere l’opportunità dell’innovazione e del New Product Development (NPD); lo sviluppo di nuovi selezionati prodotti che siano pratici per i consumatori in questo momento di difficoltà e che possano risolvere loro problemi pratici può essere particolarmente efficacie. Si pensi ad esempio alla creazione di confezioni più convenienti e con una maggiore quantità di prodotto, alla creazione di nuove attività di engagement online, o anche alla possibilità di collaborare tra concorrenti.
4 – Evitare sconti promozionali, perché ribassare troppo il prezzo di un prodotto potrebbe collocarlo in futuro a quel prezzo, creando sul lungo periodo problemi di redditività
5 – Think local, perché nei momenti di stress la nostra natura umana ci porta a focalizzarci sulle nostre comunità locali e nazionali, cosa ora ancora più vera in un momento di lockdown e di restrizione della possibilità di muoverci, quando è più facile comprare sul territorio e si è più portati a scegliere e supportare marchi a noi più vicini.
FEB