Ben 123 operatori specializzati da 27 Paesi hanno partecipato al “Metal Cap Day”, il workshop sulle nuove tecnologie, scenari, prospettive nel settore delle capsule metalliche organizzato da Sacmi Imola in collaborazione con la friulana BortolinKemo. “Una partecipazione importante – ha sottolineato Giuseppe Lesce, direttore della Divisione Closures & Containers di Sacmi – che mostra il grande interesse per la giornata. Quest’anno celebriamo il 95° anniversario dalla fondazione di Sacmi e vogliamo dimostrare tutto il nostro impegno per essere vicino alle esigenze dei clienti in un settore come quello delle capsule metalliche che ci vede protagonisti da oltre 50 anni”.
Nasce infatti nel lontano 1952 la prima pressa a marchio Sacmi per la produzione di tappi a corona, un mercato che vede il Gruppo imolese leader assoluto nel mondo per numero di macchine installate (oltre 1.000 nei cinque continenti). Un progetto che oggi si rinnova – come ha spiegato Massimo Gani, sales manager Closures di Sacmi, alla platea di operatori internazionali – con la commercializzazione della nuovissima PTC 600, una soluzione che “incorpora tutti i vantaggi della gamma precedente in termini di potenza ed affidabilità ma che ne incrementa performance e flessibilità con accorgimenti progettuali ed utilizzo di tecnologie avanzate”.
Qualche dato? Un output maggiorato del 20% rispetto alla gamma precedente, con la macchina capace di raggiungere i 231 cicli di pressatura al minuto, pari a 6mila capsule/minuto a fronte di una riduzione delle vibrazioni del 37%, che significa meno stress su materiali e parti vitali della macchina.
Dimensioni ridotte, consumi di aria compressa minori del 30% e rumorosità diminuita equivalente a pressione sonora dimezzata completano il quadro, con vantaggi che vanno dal sistema di carico dei fogli metallici, completamente automatizzato e gestito da servomotori dedicati, all’integrazione della pressa con CVS 3000, il sistema di visione dotato di telecamere ad alta definizione prodotto dalla Divisione Automation & Inspection System di Sacmi.
Nella nuova PTC600, in particolare, grazie all’integrazione con il CVS, il foglio metallico prelevato dal magazzino viene correttamente riposizionato in pressa e la centratura della decorazione viene garantita con margine minimo di errore. Completamente rinnovata anche l’interfaccia utente della macchina, una piattaforma comune a tutte le soluzioni Sacmi che riunisce facilità d’uso, interoperabilità, controllo totale del processo produttivo.
La vetrina sul tappo a corona si completa con un’applicazione di un marcatore inkjet per codici promozionali integrato nella macchina PCM 500 incaricata di realizzare le guarnizioni sul tappo, ed infine la CCD 300, una innovativa soluzione per l’embossing della chiusura dove l’integrazione con il sistema di visione CVS3000 garantisce la perfetta sincronia tra embossing e decorazione.
Dai tappi a corona alle capsule metalliche, un vasto settore che vede Sacmi protagonista insieme alla friulana BortolinKemo nell’offerta di una soluzione completa di particolare interesse per la produzione dei cosiddetti “deep ROPP caps”, capsule in alluminio con altezza fino a 60mm, che in diversi mercati del mondo – dalla Germania al Sud Africa – rappresentano il punto di riferimento per l’industria delle bevande alcoliche, in particolare il vino. In evidenza la nuova PMH 120 di Sacmi, sistema innovativo per la formatura della guarnizione direttamente all’interno della capsula tramite un processo di compressione: tra i plus della macchina, progettata appositamente per questo settore – ha osservato Iacopo Bianconcini, marketing manager della divisione Closures di Sacmi – l’estrema produttività e flessibilità rispetto all’inserimento dei dischetti tradizionali, con la possibilità di realizzare diversi profili e definire la soluzione ideale, insieme al cliente, con il supporto del laboratorio tecnologico Sacmi.
“La collaborazione con Sacmi – ha ricordato l’Ing. Sain, Direttore Generale di BortolinKemo – è conseguente al constatare di avere valori ed obiettivi comuni, ed una comune visione del futuro”.
Proprio questo il senso del Metal Cap Day che, dopo la mattinata dedicata alla presentazioni delle diverse soluzioni nella gremita sala convegni di Sacmi, è proseguita con una visita allo stabilimento, dove gli operatori hanno potuto osservare le macchine in funzione, dalla nuovissima PTC 600 ai sistemi di visione – tra cui CAT 300 per tappi a corona, l’MVS per capsule e coperchi metallici e l’innovativo CHS 360-3D, sviluppato appositamente per l’“ispezione totale” del tappo “deep ROPP” – fino alla rivoluzionaria PMA 24 L.
Si tratta di una macchina studiata per realizzare guarnizioni su capsule da 33 a 82 mm che si distingue per il particolare sistema di estrusione anulare della dose e per utilizzare materiali ‘PVC free’, con vantaggi importanti in termini sia di risparmio energetico e di materiale che salubrità del prodotto riducendo le contaminazioni rispetto ai materiali comunemente usati a base PVC.
Prove tecniche di futuro, in sostanza, che in Sacmi si costruisce a partire dai costanti investimenti in R&S – 47 milioni di euro nel 2013 a livello di Gruppo, ha ricordato Giuseppe Lesce – e, per quanto riguarda le capsule, vede al centro il lavoro del laboratorio Closures, che proprio quest’anno ha ottenuto il prestigioso certificato Pepsi. È qui infatti che – come gli operatori in visita al Metal Cap Day hanno potuto osservare dal vivo – le soluzioni vengono testate fin dalla fase progettuale, tramite specifiche prove di laboratorio che seguono un protocollo approvato e certificato dai maggiori player globali del settore.
Devi essere connesso per inviare un commento.