Collezionando i dati provenienti da 28 paesi produttori di vino, l’Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino (OIV) ha stimato che la produzione vinicola mondiale 2021, esclusi succhi e mosti, si collocherà in un volume tra 247,1 e 254,5 milioni di ettolitri; il mid-range del volume atteso è quindi di 250,3 milioni di ettolitri, inferiore del 4% rispetto all’anno precedente e del 7% rispetto alla media degli ultimi venti anni; il 2021 è il terzo anno consecutivo in cui la produzione è sotto la media. Secondo quanto dichiarato da Pau Roca (direttore generale OIV) in una conferenza stampa dello scorso 4 novembre (qui il comunicato ufficiale) il raccolto globale è stato quest’anno “estremamente piccolo” e paragonabile a quello dell’anno 2017 ma cosa singolare vi è un enorme divario tra quanto avvenuto nei due emisferi.
Mentre nell’emisfero boreale la produzione è scivolata in modo consistente (in UE i tre maggiori produttori, Italia, Spagna e Francia, perdono insieme 22 milioni di ettolitri sul 2020), nell’emisfero australe si è raggiunto un record di produzione con 59 milioni di ettolitri (+19% vs 2020), grazie all’abbondanza arrivata in Sud America, Sud Africa e Australia (fa eccezione la Nuova Zelanda).
La produzione 2021 attesa per l’Unione Europea è di 145 milioni di ettolitri (-13% vs 2020); cedono tutti i paesi produttori tranne Germania, Portogallo, Romania e Ungheria. I dati preliminari per gli Stati Uniti indicano una produzione leggermente superiore al 2020.
Tutti i dati paese per paese nel già citato comunicato di OIV.
FEB