Un anno agrodolce quello delle nostre forniture in Russia. Secondo i dati diffusi dalle Dogane, l’Italia ha esportato 45 milioni di litri di vino in bottiglia (+3% rispetto al 2011), per un valore lievitato del 18%, a 191 milioni di dollari, trainato da un prezzo medio salito del 14%. Dati che confermano il nostro Paese al secondo posto dietro la Francia sia a volume che a valore. male invece il segmento spumantistica, che in un anno ha visto erodere del 30% circa il valore delle esportazioni, scese a poco più di 96 milioni di dollari (quando la Francia è cresciuta del 20%).
A livello generale, il mercato russo mostra un bilancio positivo sulla spesa, cresciuta nel 2012 del 6%, a 1 miliardo di dollari (record storico), mentre mostra una contrazione sui volumi, scesi del 4% a poco meno di 5 milioni di ettolitri.
Bene il segmento bottiglia (+13% a 723 milioni di dollari), mentre la spumantistica ripiega del 13% sia sul valore che sul volume importato. Sfuso a doppia andatura: + 6% a valori e -12% a volumi, con il calo delle forniture europee controbilanciato da spedizioni straordinarie pervenute dal Sudafrica e dall’Argentina.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Dogane russe. I dati completi per Paesi e tipologie sono disponibili nella sezione statistiche per gli abbonati Premium
Devi essere connesso per inviare un commento.