Sebbene il Cile non sia tra gli attori più importanti nel mercato mondiale degli spumanti, anche il paese sudamericano sta beneficiando della popolarità degli sparkling wine nel mondo. Nel 2014 le esportazioni di questa categoria sono cresciute del 18,4% in valore, per un fatturato totale di circa 17,3 milioni di dollari, e del 17,4% in volume: raggiunte 454mila casse in uscita.
Le principali destinazioni dello sparkling cileno sono il Giappone, il Venezuela e il Regno Unito, che insieme prendono il 60% del totale degli invii all’estero. Un risultato ottenuto attraverso gli sforzi di marketing che alcuni produttori hanno concentrato in questi tre mercati.
L’export degli spumanti cileni verso il Giappone è cresciuto nel 2014, sull’anno precedente, dl 25%, totalizzando 7,6 milioni di euro di fatturato. Il paese del Sol Levante ha comunque dato ai viticoltori cileni buoni risultati, lo scorso anno, anche per quanto riguarda il vino fermo le cui esportazioni sono anch’esse cresciute, del 15%, per un fatturato totale di ben 129 milioni di dollari.
Secondo Vinos de Chile, associazione non a scopo di lucro che promuove il vino cileno nel mondo, vi sono buone possibilità per la crescita degli spumanti cileni nei prossimi anni. In funzione ciò è stato lanciato un progetto della durata di dieci anni e del valore di 5 milioni di dollari, per la promozione dell’identità dello spumante cileno attraverso la creazione di un marchio di qualità nazionale. Si vogliono allo stesso tempo coinvolgere i piccoli produttori orientandoli alla produzione di prodotti di qualità e favorendone l’ingresso sul mercato.
FEB
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