L’USTR (United States Trade Rappresentative), agenzia governativa americana per lo sviluppo e il controllo delle politiche commerciali, ha pubblicato nei giorni scorsi il 2013 Report on technical barriers to trade. Nella sezione relativa all’Unione Europea vi è una forte critica riguardo alle limitazioni all’uso in etichetta di alcune menzioni tradizionali, con particolare riferimento al Regolamento (CE) n.607/2009. La regolamentazione CE sull’uso di menzioni quali riserva, classico, rubino, Château, Tawny limita le possibilità per produttori di vino non comunitari di utilizzare, per i loro vini venduti in Europa, termini che l’USTR definisce comuni, suggestivi e commercialmente validi. Ciò ha inoltre dissuaso in parte l’industria vinicola americana a entrare nel mercato europeo. L’USTR si dimostra poi preoccupata del fatto che l’UE stia cercando di espandere l’elenco delle menzioni sottoposte a restrizione d’uso includendone alcune di carattere commerciale che creerebbero ulteriori problematiche in quanto alcuni di questi termini non hanno una comune definizione nei paesi dell’UE. FEB
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